
Con Nesting. Fare il nido: corpo, dimora, mente Sarah Robinson riporta l’attenzione ad alcuni concetti chiave: rifugio, materialità, inconscio, spazio, appartenenza e metafora.
“Se richiamiamo alla mente ricordi colmi di significato, subito ci rendiamo conto di come essi siano legati ad un luogo specifico. Quel luogo evoca una rete di sensazioni: il calore del sole sulla pelle, il profumo della persona amata, il suono della sua voce. L’architettura, attraverso i suoi mezzi unici, crea un rifugio per queste cose, allo stesso tempo tangibili ed effimere”.

“Per una realtà come la nostra – racconta Franco Guidi, AD Lombardini22 DEGW – è interessante cogliere gli stimoli che possono migliorare la progettazione degli spazi. La sempre maggiore consapevolezza dell’esperienza che ognuno di noi vive negli spazi che abitiamo, che percepiamo e attraversiamo con il nostro corpo deve stimolare una progettazione più consapevole. Con questo evento vogliamo animare il dibattito sul predominio della visione nell’evoluzione del linguaggio architettonico contemporaneo, e verificare il bisogno emergente di un’architettura che tenga in considerazione tutti gli altri sensi, a partire dal tatto, dalla pelle”.

27 novembre, h.18.00
Nesting.
Fare il nido: corpo, dimora, mente
Nell’ambito del progetto Empatia degli Spazi
Ne parlano: Sarah Robinson (architetto e filosofo, autrice del libro) e Salvatore Veca (filosofo)
In una conversazione condotta da Franco Guidi (AD Lombardini22)
Via Lombardini 22, Milano

Il sistema che trasforma l'outdoor in uno spazio su misura
Una struttura totalmente configurabile, capace di integrarsi con il paesaggio naturale e di creare uno spazio protetto da sole, vento e pioggia. Esiste: si chiama CODE.