Domus visita il Monastero di Maria im Paradies, vicino a Salisburgo iniziato dall’architetto austriaco Matthias Mulitzer quando era ancora studente; il Centro d’innovazione scientifica di Alejandro Aravena a Santiago, Cile, la Passerella della pace di Pierre-Alain Dupraz a Ginevra.
In questo numero un focus sugli interni parte da una lettura di Manolo De Giorgi che vede radicato nella cultura italiana il concetto d’interpretazione dello spazio per traghettare la cultura dell’abitare da un passato prossimo a un futuro immediato senza grossi salti, e poi presenta il progetto di ristrutturazione di Servino per un appartamento a Caserta e quello inedito di Luigi Caccia Dominioni per la Villa San Valerio, in Lombardia.
Konstantin Grcic racconta a Domus il suo modo di lavorare; Matteo Lai architetto, CEO della startup Empatica, evidenzia come la sua formazione sia perfetta per gestire la complessità di un’azienda. Rappresentano un esempio virtuoso d’imprenditoria Made in Italy gli occhiali in legno di FEB31st, nata tre anni fa da un giovanissimo team di lavoro.
La mostra di Anselm Kiefer alla Royal Academy of Arts è l’occasione per guardare più da vicino l’intera opera dell’artista tedesco; mentre per la doppia mostra di Lucio Fontana e Yves Klein a Milano ripubblichiamo un testo di Fontana del 1968 sulla questione dello spazio nell’arte.
Nel proseguire l’analisi delle scuole, Domus visita la cattedra di progettazione Unit 12 della The Cass School of Architecture, tenuta da Heyes e St John, profondamente ancorata ai contenuti perseguiti negli ultimi 20 anni e la Facoltà di architettura di Ku Leuven, la maggiore università delle Fiandre diventata formalmente facoltà lo scorso anno.
“Quanto più il percorso da una destinazione all’altra è lungo, e più tempo trascorre tra una meta e l’altra, meglio è”, dice l’autore del Feedback su Chicago, Xavier Vendrell. L’Elzeviro di Pier Luigi Celli, tra ricordo e analisi, guarda ai margini della città per recuperare il senso del suo sviluppo e le tracce del disfarsi della sua anima.
Domus ricorda il suo editore, Gianni Mazzocchi, con una serie di documenti d’archivio che hanno permesso di puntualizzare la storia della casa editrice per quel che riguarda le testate di architettura. Infine diamo un’anticipazione da Il possibile necessario di Vittorio Gregotti, di cui sono in uscita ben quattro libri.

Una casa si chiude alla strada per aprirsi al paesaggio
Il progetto unifamiliare firmato da Elena Gianesini dialoga con il paesaggio vicentino, combinando tranquillità e stile contemporaneo, grazie a geometrie essenziali e alla copertura metallica Mazzonetto.