Domus 983 è in edicola

Nel numero di settembre: l’ampliamento del British Museum di Rogers Stirk Harbour+Partners, l’edificio di Herzog & de Meuron per Ricola, una casa in Cile di Pezo von Ellrichshausen. Nell’allegato Green la sostenibilità di progetto, design, materiali.

Cover domus 983
Nell’editoriale del numero di settembre Nicola Di Battista invita i lettori a formare una comunità intorno all’idea di bene comune veicolata dalla rivista.

Domus visita l’ampliamento del British Museum di Londra di Rogers Stirk Harbour+ Partners, il nuovo edificio per il nuovo centro di lavorazione e immagazzinamento delle erbe dell’azienda svizzera Ricola di Herzog & de Meuron; in Germania visita un edificio per uffici di Michele De Lucchi e la casa per un artista di Caruso St John e in Cile una casa per vacanze di Pezo von Ellrichshausen. Due padiglioni temporanei, tra le architetture di questo mese: quello di Smijlian Radić per la Serpentine a Londra e quello del grafico Anthony Burrill per un evento di Google in Francia.

Paolo Portoghesi rende omaggio a Bramante di cui ricorre il cinquecentenario mentre Edward Burns recensisce la mostra “Building the picture: Architecture in Italian Renaissance Painting” in corso alla National Gallery di Londra.

Lilli Hollein racconta come l’assenza di un brief sia il segreto del successo di Passionswege che vede giovani designer internazionali lavorare con i migliori artigiani storici di Vienna nell’ambizioso progetto di rilanciarne l’attività. Giorgio Busnelli, alla guida di B&B, ripercorre la storia dell’azienda nella vicenda del design e dell’assetto proprietario.

In Svizzera Domus guarda al corso di Luca Ortelli, Politecnico Federale di Losanna, incentrata sull’abitazione collettiva, mentre in Spagna alla Escuela Tècnica Superior de Arquitectura de Madrid i progettisti vengono formati nella consapevolezza delle grandi responsabilità del progetto di architettura nei confronti delle trasformazioni urbane.

Nel Feedback Andrej Hrausky racconta la capitale slovena, Lubiana, dal punto di vista dell’architetto che più lo ha segnato: Jože Plečnik (1872-1957).

Nell’elzeviro di questo mese Domus ripubblica un testo di José Ortega y Gasset del 1951 “Sullo stile in architettura”.

L’allegato Green fa il punto sulla sostenibilità: progetti, riflessioni sul futuro energetico, nuovi materiali, oggetti, e artisti che ne fanno l’oggetto della loro ricerca.

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