Best of #biblioteche

Progetto dello spazio pubblico e architettura della conoscenza si intrecciano nel grande tema della biblioteca; questa settimana una selezione dei migliori progetti pubblicati su Domus Web.

Best of #biblioteche
Il tema della biblioteca unisce il progetto dello spazio pubblico a quello dello spazio della conoscenza.
Un campo d’intervento interessante che negli ultimi anni – con lo sviluppo delle nuove tecnologie dell’informazione – ha visto un profondo cambiamento degli spazi funzionali e dei modi di fruizione.
Con il tema della “biblioteca del futuro” si sono confrontati i Mecanoo, il cui progetto sviluppato insieme a Martinez + Johnson è stato scelto per la Martin Luther King Jr. Memorial Library di Washington DC. Sempre di Mecanoo, la nuova biblioteca pubblica di Birmingham è un edificio in vetro trasparente, avvolto da una delicata filigrana che s’ispira alla tradizione artigianale e industriale della città. Sulla trasparenza si gioca anche la Chelles Multimedia Library, biblioteca multimediale progettata a Parigi da Atelier Novembre dove la pianta libera delle sale di lettura crea ampi margini nell’utilizzo degli spazi, che alternano grandi vetrate, grate e lucernari.
Spesso il progetto di una nuova biblioteca diventa occasione e punto focale di un intervento più ampio e della riqualificazione architettonica e sociale di intere aree urbane. Tra questi The Pinch, biblioteca e community center per il villaggio di Shuanghe, nel distretto di Yunnan (Cina) progettata da Olivier Ottevaere e John Lin; in un contensto completamente diverso la King Fahad National Library, la biblioteca disegnata da Gerber Architekten che rappresenta il nuovo centro del vivace quartiere Olaya di Riad e della Science Library di Versailles, creata dallo studio di architettura francese Badia-Berger come tre volumi giustapposti intersecati da una serie di vuoti che fungono da connettore tra il parco inclinato a est e i campi sportivi a ovest.
Il tema della biblioteca si presta anche alla sperimentazione, come accade con il Musashino Place, un’istituzione culturale pubblica polifunzionale di Tokyo progettata da kw+hg come un insieme di unità spaziali studiate sulle proporzioni umane e – in maniera più ardita – con la biblioteca mobile A47 della Fundación Alumnos47 e PRODUCTORA, che usa qualunque mutazione si verifichi in città per creare il proprio palcoscenico, trasformando la fantasia in memoria collettiva.

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