La part du dessin

La galleria ELAC della ECAL/University of Art and Design di Losanna presenta “Pierre Charpin — la part du dessin”. In mostra, oltre un centinaio di disegni del progettista francese.

Se si guarda attentamente alla purezza essenziale degli oggetti disegnati da Pierre Charpin, si noterà una forma di discrezione, o persino di fragilità.
Questa delicatezza è caratteristica di una presenza che ci invita piuttosto che porsi come un segno. Questo tratto "poetico" nel suo lavoro è un contributo del disegno. Infatti, per Pierre Charpin, il disegno non è mai stato solo un passo nel processo di produzione di un oggetto. È una pratica a se stante che, da un lato, individua la sua firma e, dall'altro, riflette un rapporto più innato con la forma.
Questo è il motivo per cui negli ultimi anni il corpus del suo lavoro include – insieme con schizzi di oggetti finalizzati alla produzione – "disegni di disegni". Prodotti in grandi formati, essi aspirano a una realtà non diversa dalla propria.
Pierre Charpin, La part du dessin
Pierre Charpin, La part du dessin, Galerie ELAC, ECAL/Ecole cantonale d’art de Lausanne
In serie di quattro, tre o talvolta da soli, questi disegni offrono l'opportunità di un approccio diretto e immediato al mondo delle forme, in linea con la sua formazione artistica. Perché è prima di tutto attraverso il disegno che un mondo emerge, appare davanti a noi. Il disegno acquista forza poetica attraverso la semplice economia dei suoi mezzi – una matita, una superficie – e la sua volontà di portare avanti la forma. Poiesis, in greco antico, racconta la creazione di un mondo ... che discende dal potere degli dei, dalla mano dell'uomo.

Pierre Charpin, La part du dessin, l'elac
Pierre Charpin, La part du dessin, Galerie ELAC, ECAL/Ecole cantonale d’art de Lausanne

Libere dai vincoli della produzione, senza nessun altro scopo che quello imposto dal proprio slancio, le forme disegnate da Pierre Charpin si dispiegano con libertà giocosa. Questa è una ricerca, un viaggio della mano e del pensiero verso una forma che non è ancora chiara, anche se si può forse intravedere. Con infinite ripetizioni dello stesso gesto, da variazioni cromatiche sulla stessa linea o lo stesso punto, questa tensione diventa una forza plastica, un dinamismo interiore che coinvolge l'occhio dello spettatore nel nascere della forma. Qui è dove il piacere intimo e solitario si trasforma in un invito silenzioso e discreto a leggere tra le righe, e oltre le linee, prima che si verifichi qualsiasi forma, lo spettacolo puro dell'arte in divenire. Alessandra Fanari

 


until 5 June 2014
Pierre Charpin: La part du dessin
Galerie ELAC, Espace lausannois d’art contemporain
avenue du Temple 5
Renens

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