Il progetto appare in maniera diversa a seconda del punto di vista. Da lontano, l'estensione conferisce al complesso ospedaliero una base solida. Da vicino, il basamento attenua la verticalità di una torre il cui piano terra è impostato a 12 metri d'altezza.
“Nessun pilastro, nessuna linea verticale”: l'estensione del Chiv gioca con l'orizzontalità, avvicinando l'edificio al suolo.

L'edificio definisce un profilo emblematico ma rassicurante nel panorama, visibile dagli aerei in decollo all'aeroporto di Orly, dalla strada Nationale 6 e dalla linea ferroviaria Parigi – Limoges. Posto sopra le sponde dei fiumi Yerres e Senna, l'ospedale domina un paesaggio suburbano improbabile.
Prima dell'intervento, i visitatori che si avvicinavano all'edificio si trovavano di fronte a una torre rigida, circondata da un parco: un volume di grande unità architettonica, con una base e una sovrastruttura ancorate bruscamente al pendio della collina, sulla quale era necessario inerpicarsi per raggiungere l'ingresso.
La costruzione del padiglione infantile davanti al monoblocco esistente è diventata un'occasione per correggere, ridefinendolo, questo doppio rapporto con l'intero contesto.
Da una prospettiva a “campo lungo”, la linea orizzontale principale della nuova facciata al piano terra è fortemente sottolineata, conferendo unità al nuovo edificio visto da lontano. Il basamento diventa così un riferimento per tutto il volume: sotto, i movimenti suggeriti dalla topografia del luogo, sopra, la silhouette dell'ospedale che emerge dalla collina boscosa.

La facciata del nuovo padiglione si estende obliquamente per tutta la lunghezza del volume preesistente, ammorbidendo il carattere frontale dell'edificio e agendo come un primo piano decomposto, piegato su se stesso. In questo modo gli architetti creano una nuova immagine dell'ospedale rispetto al contesto, scomponendolo e ricomponendolo geometricamente in modo da conferirgli nuova rilevanza.
Avvicinandosi all'ingresso, il rapporto con il suolo appare completamente ridisegnato. La costruzione del basamento aggrava, in un certo senso, il rapporto tra il piano terra e il piano di accesso. Considerazioni pratiche hanno portato a localizzare l'atrio, il pronto soccorso, il reparto radiologia e l'accettazione allo stesso livello, corrispondente al piano dell'atrio nella disposizione precedente. Il piano terra, collegato al livello strada sul retro (da dove si accede al pronto soccorso) è impostato a 12 metri d'altezza.


Infine, i terrazzamenti contribuiscono ad attenuare l'aspra pendenza del terreno, dando l'impressione di un contesto addomesticato ed umanizzato.
I materiali utilizzati in facciata sono stati scelti per disegnare la silhouette dell'edificio e preservare l'effetto percettivo del complesso ospedaliero da lontano: cemento bianco autocompattante per il fronte sud – ovest, grandi pannelli di metallo bianco per rivestire la preesistenza e il prospetto settentrionale, griglie in alluminio per le gabbie di contenimento a nord – ovest e a sud – est.

Padiglione infantile e riqualificazione dell'ospedale CHIV, Villeneuve–Saint–Georges, Francia
Area: 16,700 mq estensione – 17,800 mq riqualificazione
Committente: Villeneuve–Saint–Georges Hospital
Architetti: Atelier d’architecture Michel Rémon
Consulenza ingegneristica: Egis Bâtiments, engineering
Progetto illuminotecnico: Coup d’éclat (Yves Adrien)
Acustica: Impédance
Consulenza geotecnica: Fugro
Completamento: 2013

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