Massimo Morozzi: Bois de Rose

Incontrato in Fiera, il presidente di Edra Valerio Mazzei racconta a Domus com'è nata la nuova serie di contenitori e spiega perché puntare sulla qualità, intellettuale e artigianale, conviene.

Compie 25 anni l'azienda toscana e il suo presidente Valerio Mazzei ha deciso di festeggiare in due luoghi diversi: in Fiera, con le due poltrone Sfatto e Cipria rispettivamente di Francesco Binfaré e dei fratelli Campana e una collezione di contenitori progettata da Massimo Morozzi. Nello showroom di via Ciovassino invece è protagonista una sola tipologia: la poltrona, vista attraverso un quarto di secolo. Concentriamo la nostra attenzione su Bois de Rose, il mobile di Morozzi, un quadrato di 120 x 120 cm, che deve il suo nome al decoro con tranciati Bois de Rose, il legno 'dimenticato' con cui si impiallacciavano i comò Luigi XV. Posati in verticale, ma anche obliquamente o a intarsio, senza seguire cioè le regole dell'ebanisteria, i tranciati offrono la possibilità di riscoprire il valore dell'artigianato e della tradizione.

Bois de Rose è un oggetto disegnato da Massimo Morozzi, il primo dopo tanto tempo...
Per noi Morozzi è l'art directory o, meglio, il regista; ogni tanto, tra tante storie disegni, cose che vede, fa una parte. In effetti, erano veramente molti anni che non ne faceva. E questo è un oggetto "molto Morozzi": è un quadrato perfetto di 120 x 120 cm.

In fondo al mobile ci sono due piccoli pedali: a cosa servono?
Si trattava di risolvere il problema dell'apertura, un problema che si pone sempre in un cubo perfetto quasi privo di spigoli. Alla fine, si è pensato di mettere due pedali – come quelli che si usano nel pianoforte – per spingere una leva. Offrono l'anta in modo che si possa aprire ulteriormente, senza dovere andare a mettere una maniglia di qualunque natura.

Questa apertura è quindi l'elemento caratterizzante del progetto.
Sì, ma non è il solo. Innanzitutto, questo mobile è privo di bordi, ha una lavorazione a 45 gradi e in più è continuo. L'impiallacciatura è continua su tutti il lati: è un unico pannello, ogni pezzo in questo modo è unico.
Massimo Morozzi: mobile contenitore Bois de Rose per Edra
Massimo Morozzi: mobile contenitore Bois de Rose per Edra
È un po' come se fosse stato incartato.
Esattamente, è un foglio che viene tagliato sopra all'oggetto e qui non può essere tollerato nemmeno un errore millimetrico. Se si rompe un pezzo, il mobile si prende e si butta perché non ha più continuità. È come se fosse un oggetto scolpito in un blocco di legno. Esistono quattro versioni: la più semplice è quella verticale, poi ci sono la diagonale, random e leopardo, fatta di intarsi inseriti nell'impiallacciatura quando è montata in senso verticale. Ogni mobile è unico e ha al suo interno una targhetta numerata. Questa è la caratteristica di tutta la nostra azienda: ogni prodotto industriale è bilanciato da un prodotto manuale. O, come in questo caso, questi due aspetti convivono nello stesso oggetto. Credo che la conservazione della manualità sia una strada importantissima per mantenere un certo tipo di qualità. Prendiamo il divano flappe per esempio: all'interno è fatto di 144 pezzetti di poliuretano ed è una struttura complessa che non potrebbe essere stampata. È tutto assemblato a mano. Per fare un divano così ci vogliono circa 167 ore di lavoro. Tempi molto lunghi, ma indispensabili per ottenere questo tipo di qualità; a distanza di 12 anni non abbiamo trovato vie diverse.
Massimo Morozzi: mobile contenitore Bois de Rose per Edra
Massimo Morozzi: mobile contenitore Bois de Rose per Edra
Bois de Rose viene prodotto su ordinazione?
I nostri sono prodotti di serie non abbiamo tirature limitate, sono sempre pezzi diversi l'uno dall'altro e li produciamo su richiesta.

In tempi di crisi, la vostra strategia quindi è continuare a puntare sulla qualità?
Ho sempre guardato poco alle strategie. Abbiamo sempre puntato a una qualità elevatissima partendo dalla qualità di progetto e, quindi, da una qualità intellettuale per ottenere un prodotto interessante, longevo e duraturo. Non solo perché è costruito bene, ma perché spero che i nostri prodotti saranno lasciati in eredita di generazione in generazione. Si parla tanto di sostenibilità, quando la migliore forma di riciclo sarebbe quella di non produrre rifiuti. Ci sono dei mobili del 1200 che nessuno si sognerebbe mai di buttare. Ogni anno presentiamo una o due novità al massimo: quando si fa una cosa è sempre bene ponderarla.
Abbiamo sempre puntato a una qualità elevatissima partendo dalla qualità di progetto e, quindi, da una qualità intellettuale per ottenere un prodotto interessante, longevo e duraturo
Massimo Morozzi: mobile contenitore Bois de Rose per Edra
Massimo Morozzi: mobile contenitore Bois de Rose per Edra
Massimo Morozzi: mobile contenitore Bois de Rose per Edra
Massimo Morozzi: mobile contenitore Bois de Rose per Edra

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