Una passione, quella del Lego, maturata come tutti in tenera età ma, contrariamente a molti, coltivata fino a farla diventare un mezzo di espressione; le sculture di questo artista non sono altro che costruzioni di Lego molto elaborate, attraverso le quali trasforma piccoli oggetti senza anima in qualcosa di vivo e comunicativo.
È significativo come Nathan Sawaya si appropri di un oggetto comune e quotidiano, per tutti (re)legato alla memoria dell'infanzia, sottraendolo al suo destino di "archetipo" del gioco, per restituircelo in una veste nuova . Le sue opere sono figure semplici e allo stesso tempo molto complesse: forme immediatamente riconoscibili a una certa distanza, dai colori elementari e molto vivaci (caratteristici del Lego), che acquisiscono definizione avvicinandosi fino a distinguere i singoli mattoncini che le compongono, con lo stesso effetto che si ha con i pixel "zoomando" una foto al punto in cui si coglie l'approssimazione di tutte le sue linee.




Dimentica le pulizie di casa: ci pensa l’AI
Con la nuova Serie X50, Dreame porta l’intelligenza artificiale nella pulizia domestica: tecnologia avanzata e design si uniscono per semplificare la cura della casa, senza sforzi.