Convinti che l'autodeterminazione dei bisogni e l'autorganizzazione imprenditoriale sia il primo aspetto da considerare e incentivare per una corretta azione politica e urbana, ogni mese una favela di San Paolo ascolterà le lezioni e i dibattiti di ospiti internazionali e li accompagnerà con mercati di strada, feste, musica e tornei di calcio, non solo per avvicinare chi di città parla con chi la città la vive, ma anche perché i tre milioni di persone che vivono negli insediamenti informali siano protagonisti attivi delle trasformazioni e delle sue teorizzazioni. Nella prima Jornada (27-29 gennaio 2012), la comunità di Sao Francisco, la terza favela più grande di San Paolo, ha ospitato Francesco Careri (LAC-Università di RomaTre) e i rappresentanti di Roma per discutere sul ruolo dei processi politici di auto-organizzazione nella trasformazione della città informale. Una camminata di due ore ha portato le due comunità a esplorare pezzi della favela disconnessi e sconosciuti, a rivendicare attraveso l'arte del 'perdersi' e dello 'scoprire' il diritto ad abitare e non più solo alla casa.
Se ragioniamo oggi su quello che vediamo in una grande città come San Paolo, come in tutte le grandi città del mondo, dobbiamo capire che è necessario aprire una terza fase, che non è più quella della condanna, che non è più quella dell'indifferenza, ma è quella del 'prendersi cura'. (Stefano Boeri)
