Piazza pubblica in mezzo al fiume

Il progetto di LAD per il recupero dei piloni del ponte Bailey ha vinto il Premio Vocazione Roma.

Il progetto dello studio LAD per rimediare alla situazione di degrado dei piloni del ponte Bailey, ha vinto il concorso di idee Premio Vocazione Roma. "Una situazione—spiegano i progettisti—che è sotto gli occhi di tutti coloro che a Roma percorrono via di Tor di Quinto, all'altezza della collina Fleming. Nel letto del fiume si ergono tre misteriosi piloni in calcestruzzo armato, che erano in realtà i supporti del vecchio ponte Bailey, smantellato negli anni Sessanta. La nostra idea prevede un accordo tra la pubblica amministrazione e un finanziatore privato che sia pronto a investire nella demolizione di due dei tre piloni".

A fronte di questo sforzo, la pubblica amministrazione concede al privato di recuperare il terzo pilone e di riutilizzarlo, posandovi sopra una struttura removibile a sbalzo sul Tevere. Questa piattaforma diventa—secondo quanto previsto dal progetto—una vera e propria piazza pubblica in mezzo al fiume, accessibile a tutti e munita di un bar coperto sul retro. L'idea è che il privato rientri del proprio investimento proprio attraverso l'attività ricreativa, espositiva e di piccola ristorazione collegata al progetto. Al termine della concessione il Comune può decidere se rimuovere la struttura e quindi demolire anche il terzo pilone, o se rinnovare la concessione. Spiegano ancora i progettisti: "Così la pubblica amministrazione rimedierebbe a una situazione di degrado urbano senza tirare fuori un euro, l'investitore costruisce e crea lavoro e quindi occupazione, e noi cittadini guadagnamo una piazza urbana a sbalzo sul Tevere, dalla quale vivere e vedere il fiume in modo nuovo. Il 27 novembre questo progetto ha vinto il premio Vocazione Roma ed è stato premiato dal presidente della provincia di Roma Nicola Zingaretti. Questo ci rende orgogliosi ma non basta: la domanda di concessione per realizzare questo progetto è stata consegnata e protocollata presso gli uffici della regione Lazio e purtroppo è rimasta ignorata in quegli archivi".

Il progetto di LAD per il recupero dei piloni del ponte Bailey

Francesco Napolitano. Architetto, 1979. Studi classici, formazione universitaria alla facoltà di Architettura "Valle Giulia" dell'Università di Roma "la Sapienza". Durante il corso di Laurea vince una borsa Erasmus che gli consente di studiare per un anno al T.U. Delft, frequentando il Master of Science in Dwellings. Si laurea nel 2004 con lode e pubblicazione della tesi in Progettazione Ambientale. Dopo la laurea vince il concorso per il dottorato di ricerca ed inizia a collaborare con la Professoressa Cristina Bendetti ai corsi di Progettazione Ambientale e Tecnologia dell'Architettura. Nel 2006 fonda LAD e nel 2008 consegue il Titolo di Dottore di Ricerca. Affianca all'attività professionale quella di ricerca; è correlatore di numerose tesi di Laurea e svolge il proprio seminario nel corso di Progettazione Ambientale.

Simone Lanaro. Designer 1971. Studi scientifici, formazione universitaria alla facoltà di Architettura dell'Università di Roma "la Sapienza". Lavora dal 1991 nel campo del Design e dell'arredamento di Interni. Nel 2001 fonda Millennium Design e lavora all'arredamento di strutture alberghiere, immobili e delle abitazioni di "Luxury Places", in Italia, in Francia e negli Stati Uniti. Nel 2006 fonda LAD. Si occupa del coordinamento e dello sviluppo di idee, progetti e del design degli interni.

Schizzo di progetto
I piloni del ponte Bailey allo stato attuale
I piloni del ponte Bailey allo stato attuale
Il progetto di LAD per il recupero dei piloni del ponte Bailey