Re-Cycle: Campana e Raumlabor

Al MAXXI, una mappa-mostra contemporanea del riciclo e due installazioni site-specific di Fernando e Humberto Campana e raumlaborberlin.

1.12.2011—29.04.2012
RE – CYCLE. Strategie per l'architettura, la città e il pianeta

MAXXI Museo nazionale delle arti del XXI secolo
Via Guido Reni 4/A, Roma

RE-CYCLE. Strategie per l'architettura, la città e il pianeta è la prima grande mostra del MAXXI dedicata all'architettura del terzo millennio e ai suoi autori più innovativi. Con RE-CYCLE, inoltre, il museo precisa ancora meglio i suoi obiettivi e gli strumenti che intende usare per raggiungerli. La mostra infatti stabilisce un dialogo fertile e produttivo tra due mondi apparentemente distanti e inconciliabili, che in qualche modo rappresentano i due confini opposti dell'ambito di lavoro del museo. Da un lato l'architettura come cura dell'ambiente, e quindi il riciclaggio (di materiali, edifici, spazi, luoghi, scarti, rifiuti) inteso come buona pratica civile. Dall'altro l'architettura come arte, e quindi il riciclaggio come reinvenzione creativa dell'opera costruita sull'opera (La Gioconda coi baffi di Duchamp) o dell'opera costruita sull'oggetto quotidiano e banale (Warhol) applicata all'architettura e al progetto urbano. La mostra tesse continuamente percorsi che si muovono liberi tra questi due poli. Dai programmi di restituzione al paesaggio e al verde più o meno agricolo delle aree abbandonate delle città in Spagna, Germania e Stati Uniti a progetti sorprendenti di case costruite sopra o dentro altre case, o di proposte esemplari per sovrapporre un piano di residenze sul Colosseo o infine di edifici costruiti con elementi recuperati "così come sono" (ready-made) dalla demolizione di altri edifici (l'antica pratica dello spoglio).
Work in progress dell'installazione di raumlaborberlin di fronte al Maxxi. Photo Inventori di Mondi
Work in progress dell'installazione di raumlaborberlin di fronte al Maxxi. Photo Inventori di Mondi
RE-CYCLE è una mostra distribuita in ben tre delle gallerie del MAXXI architettura e nel suo spazio esterno. Nella galleria 1 (al piano terra) e nella 2 (primo piano) troviamo una lunga sequenza di "progetti" architettonici, artistici e mediatici che declinano le strategie di riciclo e ne mettono in evidenza le grandi potenzialità espressive e creative. Nella Sala Carlo Scarpa (al piano terra), è allestita una mostra nella mostra di carattere monografico dedicata a un lavoro fotografico di Pieter Hugo su un'enorme discarica tecnologica in Ghana. All'esterno del museo due installazioni site-specific ci mostrano in "diretta" le potenzialità del riciclo: il "portico di raffia" dei fratelli Campana davanti all'ingresso del museo offre un esempio di riciclaggio di tecniche tradizionali e materiali naturali come la paglia nell'ambito del design contemporaneo; vicino all'ingresso di via Carracci il collettivo raumlaborberlin ha invece costruito un'opera frutto del recupero letterale di materiali edilizi e di arredo di scarto, realizzata con la collaborazione di studenti medi e universitari italiani.
Work in progress dell'installazione di raumlaborberlin di fronte al Maxxi. Photo Inventori di Mondi
Work in progress dell'installazione di raumlaborberlin di fronte al Maxxi. Photo Inventori di Mondi
Complessivamenrte, una sequenza incalzante di disegni, modelli, fotografie, video, oggetti e altri materiali che dimostrano come l'arte e l'architettura di oggi si confrontino quotidianamente con la pratica del riciclo. In tempi di inutili discussioni sul ritorno o sulla fine del postmoderno, inoltre, le opere basate sul riciclaggio di materiali esistenti sembrano anche indicarci una possibile e inaspettata terza via verso una rinnovata, non tecnocratica, modernità del terzo millennio.

Tra i "pezzi" architettonici più famosi e spettacolari esposti in mostra vanno certamente ricordati il plastico originale del progetto della High Line di New York, i disegni di Eisenman per Cannaregio, quelli di Superstudio sul Colosseo, le immagini del Palais de Tokyo di Lacaton & Vassal e del Wagresaturant di Portaluppi, il modello dei Tunnel di Trento di Elisabetta Terragni, i disegni per James Corner per il recupero di una discarica a Staten Island, i video con i riciclaggi di opere dismesse di Gehry e Venturi. Tra i ricicli "meno architettonici" un straordinario "blob dei blob" della durata di circa 1500, i video di Rybczynski, Fischer-El Sani, Song Dong e molti altri. La mostra è opera di Pippo Ciorra e dell'ufficio curatoriale del museo di architettura con la collaborazione di alcuni esperti internazionali (Reinier De Graaf, Sara Marini, Mosè Ricci, Jean-Philippe Vassal, Paola Viganò). L'allestimento è a cura di Emanuele Marcotullio in collaborazione con l'ufficio mostre del MAXXI, il catalogo Electa è a cura di Pippo Ciorra e Sara Marini.
<i>Maloca</i> di Fernando e Humberto Campana, a cura di Domitilla Dardi, è una grande installazione di legno e rafia sintetica, secondo una tradizione brasiliana ripensata in forme contemporanee, collocata a coprire l'ingresso del museo
Maloca di Fernando e Humberto Campana, a cura di Domitilla Dardi, è una grande installazione di legno e rafia sintetica, secondo una tradizione brasiliana ripensata in forme contemporanee, collocata a coprire l'ingresso del museo
Nello spazio esterno del museo, due progetti site-specific mostrano in "diretta" le potenzialità del riciclo. Maloca di Fernando e Humberto Campana, a cura di Domitilla Dardi, è una grande installazione di legno e rafia sintetica, secondo una tradizione brasiliana ripensata in forme contemporanee, collocata a coprire l'ingresso del museo. L'obiettivo è accogliere i visitatori in uno spazio "intermedio" memore delle strutture comunitarie degli indios amazzonici e allo stesso tempo dialogante con le forme fluide e modernissime di Zaha Hadid.

Vicino all'ingresso di via Masaccio, invece, il collettivo raumlaborberlin realizza il padiglione officina roma con materiali edilizi di recupero e arredi di scarto, costruito dagli stessi architetti durante un workshop con gli studenti coordinato dal Dipartimento Educazione del MAXXI, in collaborazione col MIUR. Durante il periodo di mostra, il padiglione ospiterà laboratori e iniziative educative e di intrattenimento. Tutte le fasi del workshop sono on line sul blog www.recyclelab.it, con i commenti degli studenti e del pubblico e le immagini.
Work in progress dell'installazione di raumlaborberlin di fronte al Maxxi. Photo Inventori di Mondi
Work in progress dell'installazione di raumlaborberlin di fronte al Maxxi. Photo Inventori di Mondi
Work in progress dell'installazione di raumlaborberlin di fronte al Maxxi. Photo Inventori di Mondi
Work in progress dell'installazione di raumlaborberlin di fronte al Maxxi. Photo Inventori di Mondi

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