Il Piranesi Prix de Rome è una manifestazione annuale composta da due procedure concorsuali, una riservata ai professionisti – vinta dallo studio spagnolo Nieto Sobejano Arquitectos – e una riservata agli studenti universitari degli atenei europei e d'oltreoceano, propedeutica all'accesso ad un corso di master itinerante che porta gli studenti vincitori a intraprendere un "grand tour" intercontinentale per confrontarsi con le più importanti aree archeologiche del pianeta.
Gli studenti che hanno partecipato alla nona edizione del Premio sono stati 134, di cui più della metà stranieri provenienti dagli Stati Uniti, dalla Romania, dalla Spagna, dalla Russia, dalla Francia, dall'Albania e dall'Iran. Molti di loro, al termine di un competition workshop di due settimane, hanno ottenuto le credenziali di accesso al Master.
Credenziali la cui valutazione è stata affidata a tre commissioni di docenti universitari, esperti in tema di progettazione architettonica per l'archeologia e in museografia.
Modalità Materiale, ambientata a Villa Adriana e caratterizzata da un progetto museografico di tipo classico, che prevede la progettazione di un involucro architettonico e la collocazione di una collezione di reperti fisici originali.
Modalità Identitaria, caratterizzata da un progetto di comunicazione visiva e di immagine coordinata riferita a tutti i format, statici o dinamici, con cui l'entità museale in formazione, comunica in modo strategico con l'ambiente esterno, e con il quale tende a definire e rendere specifica presso il pubblico la propria identità e il proprio ruolo sociale.
In un paese in cui l’archeologia è una presenza evidente e conclamata e dove la domanda di conoscenza e accessibilità non ha mai registrato crisi, la risposta delle università è assolutamente vacante a fronte di un assetto legislativo molto favorevole
