Alessi Milano Shop Resort

Un set, un museo, un negozio, una Wunderkammer... Inaugura oggi il nuovo spazio Alessi disegnato da Martí Guixé.

Dopo l'esperienza dell'Alessi Shop Museum di Parigi, Martí Guixé disegna il nuovo Flagship Store Alessi in via Manzoni 14/16 a Milano. Il riferimento al concept sviluppato tre anni prima è evidente, tuttavia il progetto denota una complessità e una maturazione dell'idea, offrendo così una sintesi totalmente nuova.

Il nuovo spazio Alessi si affaccia su una piazzetta ottocentesca con prospettiva sul Parco del Museo Poldi Pezzoli. I 170 mq di superficie risultano così quasi completamente visibili dall'esterno, senza tuttavia svelare le diverse sezioni nelle quali è concepito il negozio.

L'articolata pianta dello spazio si presta perfettamente ad ospitare il progetto di Martí Guixé che reinterpreta l'idea di negozio. Quattro parti ben distinte diventano teatro della complessità del mondo Alessi. Dall'affaccio su strada alla parete di fondo il negozio diventa Set, Museo, Shop e Wunderkammer. Ciascuna delle sezioni è fortemente caratterizzata, secondo propri canoni, dagli elementi espositivi ai diversi sistemi di illuminazione, appositamente disegnati dallo stesso Guixé e prodotti da Danese, fino al disegno geometrico tracciato a terra. Quest'ultimo, formato da un intreccio di diagonali rosse su fondo grigio, gioca un ruolo molto importante nella definizione degli ambienti.
La Wunderkammer (luogo delle meraviglie) è la sezione che chiude il percorso e rimane la più nascosta ed introversa.
La Wunderkammer (luogo delle meraviglie) è la sezione che chiude il percorso e rimane la più nascosta ed introversa.
Il Set è l'ampio spazio che si affaccia su via Manzoni per mezzo delle tre vetrine ad arco. È un palcoscenico verso il pubblico, ben definito dai podi nelle vetrine e dal grande tavolo centrale, il cui lungo piano laccato bianco lucido riflette gli aloni rossi, bianchi e blu delle tre scultoree lampade sospese, creando inattesi giochi visivi sugli oggetti di volta in volta esposti. Il Set è così chiamato perché accoglierà nel corso dell'anno svariate iniziative, mostre a tema, raccolte storiche, presentazioni temporanee, in continuo divenire e disgiunte dal tema della vendita. La grande parete di fondo sarà lo spazio dinamico di comunicazione del Set, che sarà personalizzato a seconda dell'evento in corso.
Lo Shop, nella terza e più grande sezione viene reinterpretato attraverso i propri arredi istituzionali, utilizzati però in modo del tutto anomalo e personale, fino all'estrema soluzione di disporli capovolti.
Lo Shop, nella terza e più grande sezione viene reinterpretato attraverso i propri arredi istituzionali, utilizzati però in modo del tutto anomalo e personale, fino all'estrema soluzione di disporli capovolti.
Adiacente al Set vi è il Museo, la sezione che richiama direttamente l'esperimento dello Shop Museum di Parigi. Qui si apre l'ingresso del negozio, quasi ad evidenziare il punto di partenza della riflessione progettuale. Piccole mensole bianche a sbalzo caratterizzano le pareti e volumi precisi sui toni del rosso lucido, ospitano solo pochi oggetti, scelti ad evidenziare il loro status museale. Le lampade (un altro evidente rimando allo spazio di Boulevard Raspail a Parigi) enfatizzano le forme degli oggetti, specchiandosi nell'acciaio e creando inaspettati giochi di luce policroma.
Un set, un museo, un negozio, una Wunderkammer, un’esperienza completa del mondo Alessi. Il negozio è stato progettato sovvertendo le convenzioni, facendo delle riflessioni, reinterpretando in maniera del tutto personale gli elementi di design, usando il placing e il patching
Il Museo, la sezione che richiama direttamente l'esperimento dello Shop Museum di Parigi, a Milano si trova all'ingresso del negozio.
Il Museo, la sezione che richiama direttamente l'esperimento dello Shop Museum di Parigi, a Milano si trova all'ingresso del negozio.
Ogni museo ha il suo Shop, dunque nella terza e più grande sezione viene reinterpretato il negozio Alessi attraverso i propri arredi istituzionali, utilizzati però in modo del tutto anomalo e personale, fino all'estrema soluzione di disporli capovolti. In posizione baricentrica alla sala, il pilastro decorato con una texture a colori sfarfallanti fa da contrappunto alle tonalità più neutre dell'ambiente e vuole essere un diretto riferimento all'immagine Alessi legata ai negozi delle meraviglie teorizzati da Alessandro Mendini. Anche le colonne in ceramica modellate dallo stesso Guixé sono un omaggio al processo creativo e talvolta ancora manuale che permea il gesto progettuale.
Piccole mensole bianche a sbalzo caratterizzano le pareti e volumi precisi sui toni del rosso lucido, ospitano solo pochi oggetti.
Piccole mensole bianche a sbalzo caratterizzano le pareti e volumi precisi sui toni del rosso lucido, ospitano solo pochi oggetti.
La Wunderkammer è la sezione che chiude il percorso e rimane la più nascosta ed introversa. È il luogo delle meraviglie, dove poter dedicare attenzione e apprezzare anche gli oggetti più piccoli e preziosi. L'ambiente si fa scuro, dal pavimento alle pareti, e la luce opalina, proveniente quasi esclusivamente dagli elementi espositivi, mette in risalto il valore dei pezzi esposti, con un richiamo preciso alle vetrine che conservano collezioni di insetti rari in un museo di storia naturale.
Le vetrine del negozio su via Manzoni.
Le vetrine del negozio su via Manzoni.

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