Premio Furla 2011 a Matteo Rubbi

L'ottava edizione del premio, ideato da Chiara Bertola per sostenere i giovani artisti contemporanei, porterà alla realizzazione di Viaggio in Italia.

Matteo Rubbi è stato proclamato venerdì sera, 28 gennaio, a Palazzo Pepoli durante l'opening della mostra dei cinque artisti finalisti "Pleure qui peut, rit qui veut", vincitore dell'ottava edizione del Premio Furla 2011. La giuria internazionale – composta da Christian Boltanski (artista padrino del Premio), Stefano Chiodi (storico e critico d'arte), Vít Havránek (direttore Tranzit Display Gallery di Praga) Jörg Heiser (critico e associate editor di Frieze) Miguel Von Hafe Pérez (direttore del CGAC Centro Galego de Arte Contemporáneo di Santiago de Compostela, Spagna) ha proclamato vincitore Matteo Rubbi, motivando così la scelta: "Per la sua capacità di interagire con lo spettatore e creare inedite relazioni tra lo spazio espositivo e lo spazio pubblico in uno spirito di generosa apertura. Il suo lavoro coinvolge differenti ambiti culturali in termini sia concettuali che materiali e rivela un acuto senso sperimentale: dall'invito rivolto ai passanti a sintonizzarsi sulla ritrasmissione dell'opera Intolleranza 1960 di Luigi Nono su Rai Radio Tre, al suo progetto di esplorazione dell'Italia minore tramite la stampa locale, nello spirito dei "viaggi in Italia" di Pasolini e di Ghirri e Celati". Lorenzo Bruni, curatore che ha selezionato Matteo Rubbi assieme al guest curator Carson Chan (co-direttore della Galleria Program, Berlino) definisce il suo lavoro come "azioni scultoree" "che hanno lo scopo di alzare il livello di attenzione dello spettatore rispetto al suo "quotidiano" e al suo concetto di arte. La frizione tra i concetti astratti con cui l'uomo organizza da sempre il mondo e le esperienze empiriche che gli permettono di scoprirlo è sempre al centro della sua ricerca, con la quale punta a 'misurare' e a 're-immaginare' i luoghi in cui interviene. Il lavoro di Rubbi consiste quindi nel celebrare 'l'incontro' tra soggetto e contesto provocando un istante epifanico o straniante con cui far rivalutare allo spettatore/attore le modalità e le regole con cui percepisce la realtà".
<i>Intolleranza 1960</i>, il progetto di Rubbi a cui è stato correlato l’happening della serata della premiazione. Una radio ha trasmesso, a partire dalle 19 fino alle 20.15 circa, la diretta di Radio Rai Tre dell’opera di Luigi Nono Intolleranza 1960, in scena al Teatro La Fenice di Venezia, a cinquant’anni di distanza dalla Prima. Matteo Rubbi ha invitato i locali dei dintorni e tutti coloro che avevano delle auto parcheggiate nella piazza antistante Palazzo Pepoli, e  a sintonizzare le proprie autoradio sulle frequenze del programma.
Intolleranza 1960, il progetto di Rubbi a cui è stato correlato l’happening della serata della premiazione. Una radio ha trasmesso, a partire dalle 19 fino alle 20.15 circa, la diretta di Radio Rai Tre dell’opera di Luigi Nono Intolleranza 1960, in scena al Teatro La Fenice di Venezia, a cinquant’anni di distanza dalla Prima. Matteo Rubbi ha invitato i locali dei dintorni e tutti coloro che avevano delle auto parcheggiate nella piazza antistante Palazzo Pepoli, e a sintonizzare le proprie autoradio sulle frequenze del programma.
Corrispondente a un valore complessivo di 35.000 euro, il Premio è articolato in due distinte fasi di assegnazione: l'opera del progetto vincitore sarà prodotta dalla Fondazione Furla e dalla stessa poi acquistata e collocata in deposito presso il MAMbo – Museo d'Arte Moderna di Bologna. L'opera del progetto vincitore sarà presentata in anteprima presso la Fondazione Querini Stampalia a Venezia nel giugno 2011, in concomitanza con la 54. Biennale di Arti Visive. Inoltre, al vincitore è data la possibilità di realizzare una residenza d'artista che per questa ottava edizione si svolgerà in collaborazione con l'Arizona State University Art Museum (Tempe, USA) e avrà un carattere itinerante nella West Coast, tra l'Arizona e San Francisco. La gestione è affidata a Viafarini, centro milanese di documentazione sull'arte contemporanea in cui sono archiviati i materiali del premio dalla sua quinta edizione.
<i>Bounty (vela)</i>, 2010. Ricostruzione in scala 1:1 del H.M.S. Bounty a partire da un modellino.
Carta di giornale, pastelli a cera, scotch. Realizzata insieme con alcune scuole elementari e medie della città di Milano negli spazi della Fondazione Pomodoro. Veduta dell’installazione presso CNAC Le Magasin, Grenoble, per la mostra "Sindrome Italiana" (9 ottobre 2010 - 2 gennaio  2011). Courtesy l'artista e Studio Guenzani, Milano
Bounty (vela), 2010. Ricostruzione in scala 1:1 del H.M.S. Bounty a partire da un modellino. Carta di giornale, pastelli a cera, scotch. Realizzata insieme con alcune scuole elementari e medie della città di Milano negli spazi della Fondazione Pomodoro. Veduta dell’installazione presso CNAC Le Magasin, Grenoble, per la mostra "Sindrome Italiana" (9 ottobre 2010 - 2 gennaio 2011). Courtesy l'artista e Studio Guenzani, Milano
Gli altri quattro artisti in lizza erano:
Alis/Filliol – Andrea Respino (Cuneo, 1976) e Davide Gennarino (Torino, 1979), nominati da Simone Menegoi e Marianne Lanavère.
Francesco Arena (Brindisi, 1978), nominato da Vincenzo De Bellis e Philippe Pirotte.
Rossella Biscotti (Bari, 1978), nominata da Cecilia Canziani e Vincent Honoré.
Marinella Senatore (Salerno, 1977), nominata da Alfredo Cramerotti ed Emily Pethick.
<i>Domenica</i>, 2011, stampa su tessuto, 3 pezzi, dimensioni complessive 520  x 390 cm
Domenica, 2011, stampa su tessuto, 3 pezzi, dimensioni complessive 520 x 390 cm
Matteo Rubbi nasce a Seriate (BG) nel 1980. Nel 2000 si iscrive all'Accademia di Brera, dove frequenta il corsi di Luciano Fabro e Alberto Garutti. Nel 2004 comincia a collaborare con Isola Art Center, Stecca degli artigiani, a Milano. Nel 2006 partecipa al Corso superiore di arti visive alla Fondazione Antonio Ratti di Como, visiting professor: Marietiça Potrc.
<i>Appare il futuro terribilmente vicino</i>, 6 Maggio 2010. Ristampa integrale in 5000 copie e distribuzione nei bar di Torino del quotidiano <i>La Stampa</i> del 6 Maggio 1961. Courtesy l'artista e Studio Guenzani, Milano.
Appare il futuro terribilmente vicino, 6 Maggio 2010. Ristampa integrale in 5000 copie e distribuzione nei bar di Torino del quotidiano La Stampa del 6 Maggio 1961. Courtesy l'artista e Studio Guenzani, Milano.

Il sistema che trasforma l'outdoor in uno spazio su misura

Una struttura totalmente configurabile, capace di integrarsi con il paesaggio naturale e di creare uno spazio protetto da sole, vento e pioggia. Esiste: si chiama CODE.

  • Informazione pubblicitaria

Ultime News

Altri articoli di Domus

Leggi tutto
China Germany India Mexico, Central America and Caribbean Sri Lanka Korea icon-camera close icon-comments icon-down-sm icon-download icon-facebook icon-heart icon-heart icon-next-sm icon-next icon-pinterest icon-play icon-plus icon-prev-sm icon-prev Search icon-twitter icon-views icon-instagram