È una curiosa tradizione di area tedesca, quella dei Ratskeller. Fin dal Basso Medioevo, le case comunali – quelle che oggi chiamiamo municipi – di Austria e Germania fondono l’utile al dilettevole affittando parte dei loro spazi per ricavarne taverne. Spesso ubicati nei seminterrati, i Ratskeller si trasformano nei casi migliori in ristoranti di pregio, templi della cucina tradizionale oltre che della vita civica. L’aspirazione ad incarnare il salotto buono del gusto cittadino distingue anche il Rathauskeller di Vienna, ospitato nel municipio in stile neogotico costruito da Friedrich von Schmidt tra il 1872 e il 1883 sulla celebre Ringstrasse, l’ampio viale di circonvallazione fatto realizzare sulle vecchie mura della città da Francesco Giuseppe, che lo immaginava come una dimostrazione teatrale e tangibile dello splendore dell’impero austroungarico.
Negli spazi sotterranei di un municipio di Vienna, un ristorante riscopre la tradizione dei Ratskeller
Storicamente nati come taverne seminterrate sotto ai municipi dell’area tedesca viennese, i Ratskeller hanno una lunga tradizione alle spalle. Oggi, il progetto di Bwm Designers & Architects rinnova una Rathauskeller preservandone il fascino originale, senza cadere in una storicizzazione da cartolina.
Foto Ana Barros
Foto Ana Barros
Foto Ana Barros
Foto Ana Barros
Foto Ana Barros
Foto Ana Barros
Foto Ana Barros
Foto Ana Barros
Foto Ana Barros
Foto Ana Barros
Foto Ana Barros
Foto Ana Barros
Foto Ana Barros
Foto Ana Barros
Foto Ana Barros
Foto Ana Barros
Foto Ana Barros
View Article details
- Giulia Zappa
- 17 novembre 2025
- Wiener Rathaus, Rathausplatz, Vienna, Austria
- BWM Designers & Architects
- Ristorante di pregio e sale eventi all’interno del municipio storico
- Settembre 2025
L’intervento di Bwm Designers & Architects vuole restituire l’aura e l’atmosfera proprie dell’eleganza viennese, intervenendo sulla patina degli ambienti per renderli atemporali. Eliminate le superfetazioni che avevano caratterizzato le ristrutturazioni precedenti, gli architetti hanno valorizzato gli elementi originari che definiscono le diverse sale, come le volte, le boiserie, le griglie, gli stucchi e i lampadari. La nuova palette di colori, giocata tra il beige e il verde, non si distingue solo per il timbro sobrio, ma anche per la capacità di valorizzare i volumi ed inserirsi armoniosamente con gli elementi storici – tra cui, punta di diamante, i dipinti di Joseph Urban, esponente dell’art déco internazionale che troverà oltreoceano una nuova carriera come scenografo a Broadway.
Quanto agli arredi, i nuovi inserimenti sono volti a garantire una fruizione confortevole dello spazio, inserendosi discretamente con pezzi in stile classico o soluzioni su misura. Unica eccezione, la sala riservata al sindaco per gli inviti ufficiali, dove gli arredi storici sono stati fedelmente restaurati. Un modo per congelare il tempo e celebrare, anche a partire dalla tavola, il patrimonio della città.