In una Milano dove il prezzo del mattone è in accelerazione costante, l’organizzazione dei piccoli appartamenti – immancabilmente più ridotti di quanto i proprietari vorrebbero – si trasforma in una sfida progettuale ineludibile. Gli architetti Eugenio Fusarini e Ivano Viceconte, soci del giovane studio Kiwi, non si sottraggono a questa riflessione. Nel ripensare un bilocale di 53mq nel quartiere di Città Studi, l’obiettivo che si pongono è quello di ottimizzare la distribuzione dello spazio, facilitando la flessibilità d’uso all’insegna di una funzionalità per quanto possibile aperta, adatta anche alle nuove esigenze legate all’equilibrio tra vita e lavoro.
Il ridisegno della pianta è condotto secondo questo spirito. L’appartamento con doppia esposizione – denominato dagli architetti One of Many, proprio in virtù della sua idealtipicità – si sviluppa sull’asse della lunghezza. Rompendo un tabù borghese, quello per il quale la porta del bagno non dovrebbe mai essere posta di fronte all’entrata, Kiwi posiziona la stanza da bagno nella parte centrale della casa davanti all’ingresso, dotandolo di una parete scorrevole che ne teatralizza l’impatto. A destra e a sinistra, rispettivamente, vengono distribuiti il banco della cucina, nella zona living, e l’armadiatura a tutta altezza, nella camera da letto. Di fronte al cubo dei servizi e dei contenitori, un piccolo corridoio dotato di libreria rende possibile l’isolamento o la comunicazione tra zona giorno e zona notte.
La scelta attenta dei rivestimenti, che comprende il parziale recupero delle piastrelle originali e la nobilitazione di materiali poveri quali i pannelli in multistrato, contribuisce a rendere più personale quella patina di ordinario evocata dal nome assegnato al progetto. È ancora una volta nel bagno che questa ricerca diventa più esplicita: il pavimento in arancione e le fughe a tono rivitalizzano questo spazio illuminato solo dalla luce indiretta, senza peraltro rinnegarne l’aspirazione alla semplicità.