Si trova a Bologna l’appartamento ristrutturato da Mario Montesinos, un progetto in cui tonalità accese e arredi fluidi, anche questi disegnati dall’architetto valenciano, diventano protagonisti. L’abitazione è il frutto di una ricerca che punta ad allontanarsi dalla realtà per approdare in un mondo fantascientifico, quasi non umano: un luogo in cui la realtà si fonde con un universo virtuale in continua trasformazione in cui si vuole raccontare la diversità. 

L’architetto è intervenuto sull’ingresso, sulla zona giorno e sui bagni dell’appartamento, dando forma a un ambiente interconesso in cui i vari elementi parlano tra loro uno stesso linguaggio. 

L’utilizzo di una gamma intensa di colori enfatizza il concept del progetto: blu e verdi elettrici sono utilizzati insieme a materiali come l’acciaio, il vetro e la plastica, mentre le luci asettiche valorizzano geometrie deformate che sembrano provenire da un universo sottomarino.

La combinazione di questi elementi è valorizzata dalla scelta di superfici di diversa porosità e trasparenza, dal loro andamento lineare oppure curvilineo, dalla loro levigatezza o ruvidezza. Gli arredi sono stati prodotti utilizzando la stampa 3D e il taglio laser per gli oggetti metallici: obiettivo dell’architetto era proprio dare forma ad artefatti in mutamento, a metà tra naturale e artificiale.