Un’automobile, sola, monopolizza sullo sfondo di un ledwall la vetrina che annuncia la nuova presenza di Maserati a Milano.
La location è tra i lussuosi indirizzi del quartiere Magenta. All’interno, come una grande “isola” in mezzo ad un’area lounge bar, compare il bancone per l’accoglienza e la configurazione dei modelli.
In una luce soffusa e in una tavolozza di colori pensata per evocare le terre dei borghi e della campagna italiana, alle pareti si colloca un paesaggio di espositori Cassina che come in una gioielleria celano dietro vetri scorrevoli cerchi e volanti e una selezione di campioni di pelle.
Dare uno spazio alla vendita delle auto è un tema da sempre percorso da una tensione continua al cambiamento, da una gara all’ultima strategia. In particolare il nuovo store milanese di Maserati richiama due aspetti. Uno è quello di portare il mondo automotive nel cuore delle città, invece che alle sue periferie, combinarlo ai consumi urbani e alle loro tendenze: era un obiettivo chiaro con le architetture moderniste dei concessionari di Los Angeles negli anni ’50, lo era ancora di più con i grandi showroom nei quartieri dello shopping come la Citroen di Emmanuelle Gautrand sugli Champs Elysées, e poi con gli spazi temporanei dei vari marchi durante le Design o Fashion Week. Il secondo è l’iper-individualizzazione del rapporto col cliente, la personalizzazione del prodotto che si è fatta sempre più raffinata nel recente decennio dell’era smart, dematerializzando sempre di più il luogo della vendita e trasformandolo in spazio di esperienza, o addirittura club come nel recente caso Lynk&Co
È in questo contesto che il retail concept di Maserati, sviluppato con lo studio newyorkese di experience design Eight Inc. vuole chiudere con l’estetica luminosa e asettica degli autosaloni - e con le loro lunghe distese di mezzi allineati - presentando auto come sculture dentro una galleria d’arte in penombra, evocando una fusione dell’officina con la sartoria.
In questa sartoria prende forma il desiderio del brand “…che i clienti possano esprimere creatività e passione, creando una Maserati veramente adatta alle proprie esigenze", dichiara Davide Grasso, CEO di Maserati. Si accede ad un configuratore digitale 3D MXE controllabile su un grande schermo in una sala di proiezione privata, così come al programma di customizzazione “Fuoriserie” dedicato allo sviluppo di allestimenti unici su richiesta del cliente; e tutto questo non è che la sola componente fisica di un più ampio programma dove esperienze le retail online e offline sono integrate con una serie di touch point digitali, tra cui un portale con cui configurare e prenotare la propria auto da casa, completando poi l'acquisto presso lo showroom.
Milano è l’anteprima mondiale del concept, ed entro il 2023 è prevista la sua diffusione globale da Los Angeles a Melbourne passando per Londra e Tokyo.
