Sul Millenial Pink si son spese fin troppe parole. Anche Domus aveva intercettato il trend a suo tempo, e a distanza di cinque anni una cosa è chiara: non è un trend. A turno tutti, tra brand e designer, provano l’ebbrezza di usare questa tonalità nelle loro produzioni. Un virus benefico in cui cullarsi e proteggersi, visto che col millenial pink non si sbaglia mai, generando sempre consenso con il suo effetto terapeutico. Inutile soffermarsi sulla storia del colore, che trascende epoche e generi, ma è bene chiedersi quanto durerà ancora e perchè. Lo si può leggere come un colore che ci conforta in “tempi duri”, che colma inconsciamente una carenza d’affetto collettiva o che testimonia invece ottimismo e rinascita. Forse è tempo di reagire e dedicare la stessa passione ad altri cromatismi. Posto che nell’iter progettuale il colore viene spesso trascurato, l’invito è di trattarlo con la dovuta cura. Per allenare l’occhio in tempi distratti, poi, c’è sempre Blendoku.