Dyson ha svelato quelle che considera le 20 invenzioni più importanti del 2025. In pratica una giuria composta dagli 15 ingegneri della nota azienda britannica ha selezionato le finaliste globali per il James Dyson Award 2025, che saranno assegnati il 5 novembre. Ogni invenzione è stata valutata in base alla funzionalità, al processo di progettazione, all'originalità e alla fattibilità commerciale. Si tratta di un’occasione importante poiché al netto del premio (£30,000 per sostenere lo sviluppo), ogni anno viene data visibilità a progetti di ingegneria e design curati da giovani emergenti che puntano a dare una soluzione a problemi del mondo reale. Dyson in questa edizione ha deciso di privilegiare il cambiamento climatico, l'accessibilità sanitaria e persino la risposta alle catastrofi.
Fra le candidate spiccano ad esempio OncoALERT, un dispositivo di screening privo di aghi - sviluppato in India dalla Dott.ssa Jayanti Kumari - che ricorda i test di gravidanza, ma che in realtà rileva il cancro orale in pochi minuti utilizzando la saliva. Gli utenti devono semplicemente posizionare la punta morbida di aspirazione sotto la lingua; la saliva viene delicatamente aspirata in un microcanale a base di carta, dove fluisce verso una zona di biosensori nanotecnologici. “Lì, i biomarcatori salivari reagiscono con le nanoparticelle d'oro attraverso un legame molecolare ad alta affinità, producendo un risultato binario chiaro: nessun laboratorio, nessuno specialista, nessun dolore”, sottolinea Dyson.
Dyson in questa edizione ha deciso di privilegiare il cambiamento climatico, l'accessibilità sanitaria e persino la risposta alle catastrofi.
UNBLOK invece è un dispositivo che previene gli intasamenti domestici causati da grassi, oli e grassi utilizzando un sistema di filtraggio biocomposito derivato dagli scarti dell'industria dell'olio di palma, semplificando il trattamento delle acque reflue. Questo materiale sfrutta le proprietà oleofile naturali per attrarre e trattenere efficacemente oli e grassi. È stato sviluppato da un team di ricercatori dell’Asia Pacific University of Technology & Innovation.
FLOW è il primo materasso al mondo davvero completamente riciclabile, progettato per la circolarità dal professor Ricky O'Brien della RMIT University di Melbourne. In pratica è un sistema smontabile in meno di 30 secondi. Il suo nucleo è costituito da un'unica estrusione di polimero TPE, un materiale emergente se confrontato con il classico poliuretano espanso viscoelastico. La peculiarità è che la struttura reticolare forma “un monomateriale continuo con densità multiple per un supporto multizona”, mentre il rivestimento esterno è realizzato in cotone e poliestere ed è fissato con una singola cucitura a punto catenella. “Può essere rimosso con un solo movimento, senza attrezzi, e la sua miscela di materiali è selezionata per la compatibilità con i sistemi di riciclo tessile esistenti”, puntualizza Dyson. L'intero sistema non prevede colle, punti metallici e materiali misti, quindi il riciclo è agevolato.
WaterSense sembra un comune galleggiante ma in realtà è un sistema avanzato di monitoraggio intelligente per fiumi e laghi. Un'unità centrale elabora i dati e li trasmette tramite rete mobile, mentre la sensoristica è composta da unità monouso, con una durata fino a 12 mesi. Questi sensori monitorano oltre 20 parametri chiave (ad esempio pH, ossigeno disciolto, nitrati, cloruri, conduttività). Una volta al giorno, il sistema sostituisce automaticamente il sensore usato, proprio come la pellicola di una macchina fotografica analogica, garantendo una precisione di laboratorio senza manutenzione manuale. L'alimentazione proviene dal modulo idrogeneratore, consentendo un funzionamento completamente autonomo e senza manutenzione durante tutto l'anno. Il modello proprietario di intelligenza artificiale WaterForecast consente il rilevamento precoce dell'inquinamento fino a 72 ore prima, rendendo WaterSense uno strumento cruciale per la protezione degli ecosistemi acquatici. Lo sviluppo è stato curato dal ricercatore Filippo Budny della Warsaw University of Technology.
“Quest'anno abbiamo ricevuto proposte molto varie e innovative, che hanno affrontato alcune delle più grandi sfide davanti a cui si trova la nostra società oggi. La giuria ha dovuto affrontare una vera sfida per selezionare la rosa dei 20 finalisti, e c’è stato un bel dibattito su quali idee fossero veramente innovative e allo stesso tempo realistiche per il mercato. Tutti i partecipanti dovrebbero essere orgogliosi delle loro invenzioni. Sono impaziente di scoprire chi vincerà!”, ha commentato Robyn Coutts, Head of Innovation and Delivery di Dyson.
Tutte le immagini Courtesy Dyson
