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Gli Assoluti: 20 carrelli da bar imperdibili

Supporto multifunzionale buono tanto per le vivande che per gli accessori, il carrello bar si impone in taluni casi come un arredo a chiara vocazione alcolica, complice tanto di una specifica gestualità che di un vero e proprio rituale domestico.

Oltre che un mobile multifunzionale, il carrello da bar è anche e soprattutto un oggetto di costume. Manifestatosi a cavallo tra Ottocento e Novecento nelle sue prime versioni con ruote, diventa uno strumento ancillare alla nuova cultura dell’aperitivo e del vino da meditazione, contribuendo ad istituzionalizzare e democratizzare questa nuova forma di pausa tra le pareti di casa.

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Sarà il modernismo e le sue sperimentazioni con il tubolare curvato – forse anche il suo gusto per la socialità, quale quello che l’accademia del Bauhaus ha sempre coltivato e infuso nei suoi oggetti - a dal il là ad una stagione di carrelli dove impugnature e ruote, spesso sublimazione del mondo industriale, permettono di afferrare e spostare facilmente i mobili per riconfigurarli a seconda degli eventi.

“l mobili spostabili e pieghevoli rendono un ambiente limitato più spazioso”, scriveva Alvar Aalto nel 1930, e il carrello da bar non sembra far eccezione. Alcuni modelli metteranno a dura prova l’individuazione di uno spartiacque tra carrello portavivande o semplice vetrina per oggetti. Altri, invece, renderanno irrefutabile la loro specializzazione funzionale grazie soprattutto alla protezione dell’elemento più importante da custodire, la bottiglia, e dall’ancillarizzazione di un altro supporto imprescindibile, il bicchiere.

Negli ultimi anni, sono molti i modelli storici rieditati e confluiti nei cataloghi di grandi marchi di arredo. Un interesse ritrovato, dunque, che sembra suggerire che il carrello stia ritrovando le qualità per incarnare il nuovo spirito del tempo: la mobilità, la versatilità, soprattutto un’intimità sempre più domestica, fautrice di un invito ad una pausa e, perché no, al piacere.

Time Space Existence: l'Architettura del Futuro a Venezia

Fino al 23 novembre 2025, Venezia è il centro del dibattito architettonico globale con "Time Space Existence". La mostra biennale, promossa dall'European Cultural Centre, presenta progetti da 52 paesi focalizzati su "Riparare, Rigenerare e Riutilizzare" per un futuro più sostenibile.

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