La prima sfilata di Prada con Raf Simons è virtuale

Il debutto della collaborazione tra Miuccia Prada e lo stilista belga si celebra in un asettico volume giallo, dove quattro postazioni di videocamere sostituiscono la presenza fisica dei tecnici.

Un’arena essenziale e avvolta da leggere tende gialle, colore che si ripete anche nel velluto che riveste il pavimento, il soffitto, e l’unica colonna che interrompe un volume altrimenti continuo, e fa da perno per il passaggio delle modelle. Si svolge qui la sfilata Prada Donna Primavera/Estate 2021, la quale segna il debutto dei co-direttori creativi Miuccia Prada e Raf Simons, stilista belga in passato direttore creativo anche di brand come Jil Sander, Christian Dior e Calvin Klein.

Ideata da OMA/AMO, l’ambientazione fisica di questa sfilata tenta di definirsi come uno spazio “personale e intimo”. L’evento virtuale, diffuso globalmente in diretta streaming, si distingue non solo dalla mancanza di spettatori, ma dalla mancanza degli stessi cameramen. La tecnologia, infatti, è proposta in lampadari che, con monitor e telecamere, sostituiscono la presenza fisica dei tecnici. La colonna sonora, composta per la sfilata da Plastikman, il musicista anglo-canadese Richie Hawtin, include i nomi di tutte le protagoniste della sfilata: un cast di modelle che non hanno mai calcato le passerelle e per le quali Milano è stato il loro debutto.

Gli abiti sul set sono contraddistinti da una presenza imperante del logo Prada, dove l’iconico triangolo del marchio viene ricamato sul petto di top, abiti, o capispalla, e ricompare ancora sotto forma di targhette sui capi, o ancora come orecchini.

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