Tra i cambiamenti che la pandemia di Covid-19 è destinata ad accelerare c’è anche quello che riguarda la fruizione di gallerie e musei. Oggi è l’eccezionalità del confinamento a spingere alcune istituzioni a migrare i propri contenuti sulle piattaforme online; un domani, complici le rinnovate abitudini degli utenti, questo processo di virtualizzazione potrebbe imporsi come la nuova normalità. Il passaggio, certamente non scontato, è un forte stimolo a ripensare la curatela delle proposte museali, non solo per quello che riguarda l’organizzazione dei contenuti ma anche i veicoli scelti per la loro divulgazione: dalle piattaforme utilizzate – aperte o proprietarie, native o in partnership – fino ai linguaggi informatici in grado di rendere dettagliato e verosimile il percorso di scoperta online.
10 mostre online di design da visitare questa settimana
La pandemia rinnova le opportunità per visitare online i contenuti delle mostre, gettando le basi per modalità di fruizione in divenire: una guida a dieci percorsi di design da riscoprire sulle piattaforme di musei e gallerie di tutto il mondo.
MAK Exhibition View, 2019, „SITZEN 69“ REVISITED, MAK Permanent Collection Historicism Art Nouveau, © MAK/Georg Mayer
Pablo Reinoso, Spaghetti Bale
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- Giulia Zappa
- 27 aprile 2020
Una sfida, questa, che i musei di design dovrebbero forse cogliere prima di altri – essendo il web un’interfaccia “di design” – e che inizia a delineare le prime ipotesi di sviluppo proprio con le mostre online di questi giorni. Nel frattempo, l’ozio forzato è un’occasione per tornare a visitare gli archivi di istituzioni e gallerie, forzieri in questi giorni speciali di preziosissime riscoperte, ma anche una maniera per rinnovare, anche senza la compresenza fisica dentro uno spazio comune, i vincoli che legano la comunità del design.
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Tra le mostre più attese dell’anno, "Cambio" di Formafantasma è una un’indagine collettiva sulla filiera del legno: un invito a ripensare in maniera sistemica la cultura produttiva del design, anticipandone i presupposti di sostenibilità e facilitando la resilienza delle foreste. Visitabile su mobile via Bloomberg Connect App.
L’ideatrice di uno dei più interessanti paradigmi del XXI secolo, quello scaturito dall’innesto tra architettura e biologia sintetica, è celebrata al MoMA di New York con la prima monografica a lei dedicata. “Neri Oxman: Material Ecology” può essere navigata attraverso le foto dell’allestimento e il focus su alcuni progetti selezionati. Ma non è questa l’unica occasione per soffermarsi sul sito del grande museo americano. Il MoMA rende pubblici in questi giorni tutti i suoi contenuti, dalle prime mostre della serie “Good Design”, ad altre pietre miliari quali Design and the Elastic Mind, fino a cataloghi cult quali “Italy the new domestic lanscape achievements and problems of Italian Design”: una lettura da scoprire o riscoprire in queste lunghe giornate di confinamento.
La più grande istituzione museale britannica dedicata al design, il London Design Museum, aggiorna su base settimanale la sua proposta di riscoperta dei propri archivi. “Setting the Agenda: From Art&Industry to Fear and Love” è la prima mostra organizzata nel 1982 nella sua prima sede, il vecchio locale caldaie del V&A. Un’occasione per andare a ritroso nella storia dell’istituzione, scoprendo le modalità con cui il design ha trovato un primo spazio, e una prima legittimità, tra le sale dei grandi musei.
Oltre all’esplorazione della collezione permanente del grande museo viennese, navigabile online, la Mak Lab App dà accesso ai contenuti e alle ricerche del Mak Design Lab. Un tuffo nel contemporaneo che permette di riflettere su temi cruciali per la progettazione e il suo impatto sociale, quali “Privatsphere”, “Biohacking” e “Deepfake”.
Due mostre curate dal museo newyorkese accolte sulla piattaforma di Google Arts & Culture: se Nature by Design: botanical expression è una ricognizione puntuale e ricca di riferimenti sull’influenza che le forme e i temi della natura hanno avuto nelle arti applicate, African American Design dà voce ad alcuni interpreti del design afro-americano, con un focus sul gioiello contemporaneo.
La sezione emuseum è un pozzo senza fondo dove scoprire o riscoprire i tratti identitari della cultura progettuale svizzera, conoscere i protagonisti della grafica del Novecento o esplorare la cultura materiale per temi, materiali o stagioni del design.
Ecco una mostra che, dimostrando inventiva, prescinde dalle sale del museo che dovrebbe accoglierla per affermarsi come un’esperienza di viaggio in compagnia degli oggetti. Quattro borse riempite di celebri e iconici prodotti svedesi sono affidate ai visitatori dell’esposizione per asservire una specifica direzione/tour di viaggio, da scegliere tra i quattro punti cardinali. La prenotazione delle visite è ora sospesa, ma si può esplorare virtualmente gli oggetti che compongono ogni bagaglio così come l’itinerario di viaggio proposto.
Una selezione tra le opere dei designer della galleria è un invito a guardare con speranza ai tempi che ci attendono, ma anche a riconsiderare il potere dell’arte di risollevare il nostro istinto vitale.
"Utopia Now – The Story of Finnish Design" è un viaggio tra la collezione permanente del museo, che permette di osservare le sue acquisizioni e, cliccando, leggerne la descrizione.
Fiore all’occhiello della città di Chigago e delle sue istituzioni, Great Ideas of Humanity: Passing the Torch commissiona ad artisti e comunità sottorappresentate l’interpretazione di “great ideas” attraverso nuovi artefatti visivi, oggi da ritrovare in modalità virtuale.