Taliesin, la lampada di Frank Lloyd Wright

Disegnata per la sua casa-studio nel Winsconsin, poi riproposta in più versioni nei progetti successivi, questa lampada scultorea rivive oggi grazie alla produzione di Yamagiwa, storica azienda giapponese.

Questo articolo è stato pubblicato in origine su Domus 1083, ottobre 2023.

Una torre di scatole di legno, impilate e intervallate da sottili tavolette, da cui si propaga una luce soffusa, morbida e discreta come quella di una lanterna. La scultura è opera dell’architetto americano Frank Lloyd Wright (1867-1959), quel “vegliardo bizzoso e geniale di Taliesin”, propenso alle costruzioni “poligonali e costose”, come lo inquadra Gio Ponti in un editoriale del 1941 (Domus 235). 

‘Poligonale’ è infatti la soluzione immaginata per costruire una luce indiretta senza ricorrere a vetri o paralumi; una composizione di forme il cui delicato gioco di luci e ombre rimanda alle atmosfere delle case giapponesi, Paese che “il bizzoso” americano aveva imparato a conoscere attraverso le stampe – i Surimono – di cui era appassionato e abile collezionista. È Giancarlo De Carlo a raccontare ai lettori di Domus, nel 1946 (n. 407) l’influenza dell’arte giapponese sul linguaggio progettuale di Wright: la sua architettura, “eclettica, fantastica, spesso imprevista”, è filtrata dalla sensibilità verso quegli artisti orientali – “l’amore per la natura, la facoltà di suscitare qualità spirituali nelle cose inanimante” – e trasferita nel suo temperamento di “pioniere americano”, capace di arrivare a “un equilibrio di forme organiche” o abbandonarsi a “sorprendenti sregolatezze”. 

The Harmony of Form and Function, Shigeru Ban alla Milano Design Week 2023. Courtesy Yamagiwa

Il primo progetto di Wright di una fonte d’illuminazione nascosta e frazionata in poligoni sovrapposti risale agli anni Trenta: a sospensione, era pensata per un ambiente dal soffitto molto alto all’interno del complesso di Taliesin, la sua casa-studio nel Winsconsin. Negli anni Cinquanta l’architetto riprende ed evolve il progetto in una lampada con stelo e basamento. Come si vede dal disegno d’archivio, le forme squadrate, intervallate da listelli di compensato e distribuite in un equilibrio apparentemente precario, celano le sorgenti luminose, che riverberano sul legno. 

The Harmony of Form and Function, Shigeru Ban alla Milano Design Week 2023. Courtesy Yamagiwa

Un insieme di pieni e vuoti che si anima anche nel dialogo con la luce naturale, che incide sulle superfici frammentate e contribuisce a definire lo spazio domestico, favorendo l’ambita sintesi tra umano e natura che per Wright ha il suo compimento nella casa, the shelter (“il rifugio”), come suole definirla. Taliesin – così si chiamerà la lampada – doveva piacergli particolarmente: la impiega nel suo studio e la disegna nella versione dining per i coniugi Samper, committenti della casa in mogano, mattoni bruciati e vetro di Springbough, nel Connecticut. La lampada Taliesin, da terra e da tavolo, è oggi prodotta da Yamagiwa, storica azienda giapponese che da tempo collabora con la Frank Lloyd Wright Foundation, supportata da una centenaria abilità artigiana attenta alla lavorazione del legno, per Taliesin impiegato nelle essenze ciliegio, noce e rovere.

Immagine di apertura: la lampada da terra Taliesin® 2 di Frank Lloyd Wright rieditata da Yamagiwa nel 2023, nella versione in legno di ciliegio.

Ultimi articoli di Design

Altri articoli di Domus

Leggi tutto
China Germany India Mexico, Central America and Caribbean Sri Lanka Korea icon-camera close icon-comments icon-down-sm icon-download icon-facebook icon-heart icon-heart icon-next-sm icon-next icon-pinterest icon-play icon-plus icon-prev-sm icon-prev Search icon-twitter icon-views icon-instagram