Sanlorenzo Yachts, cantieri in mostra

Tempi e luoghi diversi si sovrappongono attorno a 30 scatti in bianco e nero realizzati dal fotografo Silvano Pupella nei cantieri navali di La Spezia.

I cantieri della Sanlorenzo oggi si allungano lungo l’ultimo tratto della Liguria, quello che tocca la Toscana, dove gli accenti delle persone si fondono come le tradizioni culinarie. Di questa mescolanza racconta anche il Castello di San Giorgio a Lerici, sede di una mostra fotografica sul lavoro del cantiere intitolata “Naviganti. Un viaggio dentro i cantieri navali Sanlorenzo”. L’edificio, in posizione strategica lungo la costa, sin dalla sua costruzione attorno all’anno 1100 era d’altra parte conteso tra Pisa e Genova; e la torre lo dimostra presentandosi come una matrioska: una torre di fabbricazione “pisana” è avvolta da una seconda torre di mano “genovese”. Dalla terrazza si vede il golfo spezzino, golfo dei poeti, la casa bianca del poeta inglese Shelley in riva al mare e anche quella linea continua che unisce i mastodontici montacarichi del porto di La Spezia, i container con scritto China export e i capannoni che come stabilimenti balneari accolgono uffici e hangar di questa azienda, la prima al mondo (come unico brand) per la costruzione d’imbarcazioni sopra ai 24 metri. 

Tempi e luoghi diversi si sovrappongono in un’esposizione costruita attorno a 30 scatti in bianco e nero realizzati dal fotografo Silvano Pupella all’interno del cantiere di La Spezia. Il reportage fotografico predilige le vedute ravvicinate: lo scafo, la scala, la prua in costruzione, l’elica e ogni forma quasi organica di questi giganti del mare forgiata dalla mano dell’uomo. A guardarle queste forme si perde il senso della scala, si coglie il bello nelle sue parti, l’estetica del frammento, una certa carica scenografica di questo cantiere aperto (sorta di teatri all’aperto), il gusto nel lavoro di mano che richiede fatica e produce soddisfazione. Ricordare la cultura progettuale della nautica italiana viene spontaneo – anche a chi del mare non è innamorato. Si tratta infatti di un discorso sul design e sull’arte oltre che di una passione per il viaggio sull’acqua. Come si può recuperare la cultura progettuale della nautica italiana (da Gio Ponti a Gino Coppedè, da Gustavo Pulitzer a Guido Canali e Gae Aulenti) e aggiornarne i linguaggi dentro alla relazione imprescindibile tra arte e design intesa come capacità di progettare e non solo come estetica formale? 

Ricordare la cultura progettuale della nautica italiana viene spontaneo – anche a chi del mare non è innamorato. Si tratta infatti di un discorso sul design e sull’arte oltre che di una passione per il viaggio sull’acqua.

Due anni è il tempo necessario per realizzare una barca Sanlorenzo. Due anni di lavoro di squadra lungo un territorio industriale che da La Spezia tocca Viareggio, passando per Ameglia e Massa Carrara. E il prodotto finale è spesso destinato oltre Oceano. Sarà per questo tempo, lungo e dedicato, che in più di mezzo secolo di attività l’azienda nata nel 1958 e dal 2005 nelle mani di Massimo Perotti (CEO e chairman) ha costruito e venduto “solo” 950 yacht. Un senso di unicità e attenzione nella definizione dei dettagli è d’altra parte un aspetto cruciale del cantiere che ha affidato a Sergio Buttiglieri – che dopo anni in Driade assume il compito di seguire la relazione tra armatori e progettazione del design degli interni delle barche, in collaborazione con grandi protagonisti del design italiano. Sanlorenzo è un cantiere italiano fondato da Gianfranco Cecchi e Giuliano Pecchi a Limite sull’Arno vicino a Firenze. Un passaggio a Viareggio con l’acquisizione della società da parte di Giovanni Jannetti, poi l’esordio nella costruzione di super yacht nel 1995 sino all’acquisizione della quota maggioritaria della società da parte di Massimo Perotti nel 2005. Inizia una stagione felice per il cantiere, segnata da innumerevoli premi, da test sui materiali (nel 2010 il varo della prima nave dislocante in acciaio) e da una sempre più attenta relazione con le aziende del design italiano. Sanlorenzo non a caso ha in questo momento candidati al compasso d’Oro L’SX88 di Lissoni, l’Explorer di Citterio/ Viel e l’installazione in Triennale “Il Mare a Milano”.

La Sanlorenzo dal 2005 a oggi ha rafforzato le collaborazioni con designer e architetti (Antonio Citterio e Patricia Viel, Piero Lissoni e Rodolfo Dordoni, per esempio), ha stretto collaborazioni con istituzioni d’arte e di architettura (partecipando a manifestazioni come ArtBasel, le Biennali di Arte e Architettura di Venezia, il Salone del Mobile a Milano) e ha investito nella relazione tra creatività e mestiere sul territorio, acquisendo cantieri e costruendo spazi destinati a un’accademia – una scuola di formazione interna alla azienda capace di trasferire i saperi e le competenze di eccellenza da una generazione all’altra. Tempo questo del futuro.

Mostra:
Naviganti. Un viaggio dentro i cantieri navali Sanlorenzo
Location:
Castello di San Giorgio, Lerici (SP)
Fino al:
10 marzo 2019

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