Finale benefico per “Storie. Il design italiano”

Chiusura “a lieto fine” con un’asta benefica di 37 oggetti/opere d’arte per l’ultima edizione del “museo mutante” del design della Triennale di Milano diretto da Silvana Annicchiarico.

Asta di beneficenza © La Triennale di Milano. Photo Gianluca Di Ioia

Ultimi giorni di apertura per “Storie. Il design italiano” (chiude il 20 gennaio), l’undicesimo capitolo di quel grande e variegato racconto attorno a temi ed aspetti specifici del design che è andato a comporre, dal 2007 a oggi, un singolare museo del design.

Non era facile trovare una formula che riassumesse l’impostazione voluta dal collettivo di curatori di quest’anno ­­– Vanni Pasca, Manolo de Giorgi, Raimonda Riccini, Maddalena Dalla Mura e Chiara Alessi –, che sapesse rendere onore alle due anime dell’esposizione: la ricognizione storica sulle icone realizzate nel corso di un secolo – dal 1902 al 1998 – e gli scenari legati alla vendita e alla distribuzione “Pay per Design” che hanno messo in scena open source, crowdfunding e customizzazione, culminati in “click and collect”, il grande distributore automatico che permetteva ai visitatori di acquistare una collezione di 20 oggetti realizzati ad hoc per il Triennale Design Museum.

Si è deciso per un’asta benefica, in programma per il 17 gennaio alle 19 – dopo una visita guidata a “Pay per Design”, con la curatrice Chiara Alessi e alcuni dei designer convolti nel progetto.

Verranno battuti 37 oggetti/opere d’arte che erano esposti in questa sezione dedicata al design contemporaneo, donati da aziende e progettisti per sostenere un progetto di arte-terapia a favore di persone con problemi di salute mentale.

Un’occasione per fare beneficienza aggiudicandosi icone del design come la sedia Milano di Aldo Rossi per Molteni&C. e la lampada Caboche di Patricia Urquiola per Foscarini, oppure pezzi curiosi che viaggiano tra l’alto artigianato e il design come le macchinine della collezione TobeUS di Matteo Ragni, o ancora opere come le illustrazioni di Massimo Giacon della collezione di ritratti dei Maestri.

“Storie. Il design italiano”
“Storie. Il design italiano” alla Triennale di Milano. Vista dell’allestimento. Foto Gianluca Di Ioia

La scelta dell’asta come evento di chiusura è peraltro in linea con la visione di Chiara Alessi di quello che è la cifra distintiva del design contemporaneo, che non passa attraverso singoli oggetti icona ma attraverso le forme in cui questi entrano in azione con gli acquirenti.

“L’asta è una di queste forme, forse la più direttamente esemplificativa delle leggi del mercato, in cui il valore dell’oggetto nasce direttamente dalla domanda” – precisa. “Ma è anche, simbolicamente, una bella chiusura per l’esperienza della mostra: una diaspora di oggetti che dallo scenario immobile dell’esposizione si spostano in quello vivo delle case delle persone. Oltretutto per una buona causa”.

Le offerte raccolte tramite l’asta saranno devolute al progetto “Tutti pazzi per l’arte”, promosso da Consorzio Farsi Prossimo Onlus, in laboratori di arte-terapia il cui format punta a promuovere le capacità creative, manuali, corporee e artistiche dei partecipanti. Un modo per traslare il flusso creativo dalle icone alle persone.

Asta di beneficenza:
Storie. A lieto fine
Dove:
La Triennale di Milano
Quando:
giovedì 17 gennaio, ore 19:00
Indirizzo:
Viale Alemagna 6, Milano

Ultimi articoli di Design

Altri articoli di Domus

Leggi tutto
China Germany India Mexico, Central America and Caribbean Sri Lanka Korea icon-camera close icon-comments icon-down-sm icon-download icon-facebook icon-heart icon-heart icon-next-sm icon-next icon-pinterest icon-play icon-plus icon-prev-sm icon-prev Search icon-twitter icon-views icon-instagram