Design per l’apocalisse: il Dubai Global Grad Show

Alla Dubai Design Week, più di 200 studenti da tutto il mondo hanno risposto con il design alle emergenze globali. Dopo aver analizzato tutti i progetti, ecco una panoramica.

Design for the Apocalypse, Dubai Global Grad Show 2017

Siamo alla Dubai Design Week e il Global Grad Show parla di apocalisse. Pare che i giorni del design patinato siano agli sgoccioli e che sia tempo di prendere posizione di fronte alle inquietanti evoluzioni del nostro pianeta. Abbiamo esplorato i 200 progetti di fine anno di studenti di design di tutto il mondo e preso atto di una tendenza globale: reagire subito. Le questioni sono le più urgenti: accesso a istruzione, cibo, alloggi, comunità, energia e mondi on e offline. Urgenze sociali, ambientali e politiche che purtroppo non sembrano lasciare spazio a speculazioni a lungo termine, fantasia e spensieratezza.

Cambiamenti climatici e disastri naturali. In un momento storico in cui si innalzano i livelli del mare, temperatura, inquinamento e cataclismi naturali, potremmo aver bisogno di indumenti firmati per mantenere il nostro corpo al fresco anche quando le temperature toccano i 53°. Potremmo anche voler conservare le birre in piccoli frigoriferi alimentati dalla sabbia. In caso di terremoto, diversi droni high-tech saranno attivi durante le operazioni di soccorso, anche all’ultimo piano di un grattacielo. Una volta a casa potremo guardarci allo specchio e vedere in tempo reale l’entità dei danni dei raggi UV sulla nostra pelle, mentre i rubinetti ci diranno quanti litri d’acqua sono ancora consentiti. In terrazza dovremo ospitare dispositivi digitali per la riproduzione delle api, e mangiare cibo biologico significherà coltivare gelatine fatte di cellule vegetali aromatizzate artificialmente. Matrix.

I più piccoli si faranno il bagnetto utilizzando solo metà vasca e giocheranno a cucinare con gli insetti. Le nostre stanze saranno prive di illuminazione elettrica, ma ci porteremo dietro una lanterna ricaricabile. Le tapparelle potranno immagazzinare energia solare e le opere d’arte si trasformeranno in purificatori d’aria per il salotto. Se siamo abbastanza fortunati, le alghe ci salveranno sostituendosi agli imballaggi di plastica, alle scarpe da tennis e a quelle da calcio. Le mangrovie verranno usate come piante salva-mondo contro l’erosione del suolo, e gli skater si alleneranno nei silos di petrolio abbandonati. Vista la scarsità di neve, gli sci verranno sostituiti da veicoli elettrici estremi per scendere giù dalle montagne a velocità da brivido.

Dislocamento e guerra. I combattenti urbani useranno copricapi protettivi d’avanguardia e i soldati purificheranno l’acqua in speciali bottigliette di design. Le città autorizzeranno la costruzione di case prefabbricate con i materiali di scarto dei cantieri, mentre uno sgabello portatile consentirà un parto sicuro nei luoghi di fortuna. Gli zaini per bambini potranno trasformarsi in alcove per studiare ovunque, e ai rifugiati verrà fornita una Guida di Protezione per ricevere assistenza dappertutto. Una piattaforma online vuole preservare gli idiomi a rischio di estinzione e, in caso di fuga, i documenti sensibili potranno essere rapidamente archiviati in file digitali protetti. Ah, e se non saprete come dire “diabete” in olandese, un’applicazione abbatterà le barriere linguistiche tra voi e il vostro medico straniero.

Malattie dei nostri tempi. Con un cervello che si è evoluto relativamente poco dai tempi dei mammut e un rumore di fondo che aumenta sempre di più, le nostre facoltà mentali sono pericolosamente sotto attacco. Diversi progetti parlano di Alzheimer e di come prenderne atto. Come individuare se si è affetti, e come aiutare in modo più naturale qualcuno che ne è vittima, affrontando in modo dignitoso situazioni altrimenti disagevoli. I gioielli potrebbero diventare strumenti di fisioterapia, le protesi per bambini essere un po’ più giocose e i cuori per i trapianti potranno viaggiare in modo decisamente sicuro. Grazie a termometri intuitivi le donne potranno fare dei test casalinghi sulla presenza di infezioni vaginali e sullo stato di ovulazione. Riflessologia plantare e agopressione saranno parte integrante delle nostre scarpe da ginnastica, mentre le sedie da ufficio stimoleranno il nostro centro emotivo. Una serie di progetti ben studiati si offrono come aiuto per gli ipovedenti, per aiutarli a cucinare e muoversi meglio negli ambienti affollati. In caso di necessità, un piccolo computer di bordo ci farà personalizzare l’automobile in base alle disabilità, in caso di deficit uditivo e visivo. Un piccolo faretto da giardino attirerà le zanzare e le vaccinerà per impedire di trasmettere malattie, mentre una piccola custodia consentirà il riutilizzo dei cateteri monouso.

Non è un luogo per umani. Potrete utilizzare il vostro terzo braccio per reggere lo spartito musicale e disintossicare il cervello osservando un dispositivo meccanico che proietta la mente in uno stato meditativo. Gli specchi rifletteranno solo a condizione di sorridere e, in caso di forte dubbio, un laccetto meccanico ci costringerà a prendere decisioni in sette secondi. La musica diventa tattile grazie a dischetti adesivi da applicare sul corpo, mentre i pantaloni vi permetteranno di suonare come Keith Moon anche in auto. Un supporto per scrivere vi restituirà sensazioni tattili sulle intenzioni della vostra automobile senza conducente e un anello ci consentirà di pianificare la vita con la realtà aumentata, semplicemente con un tocco. Se incerti su come risolvere una situazione pratica, una piccola videocamera frontale vi collegherà con degli esperti umani o non umani. Infine, si potrà combattere lo shopping impulsivo grazie a un piccolo dispositivo a tre tasti, e con una app trovare un'alternativa al sistema monetario dominante. Pare che i giovani designer ci tengano molto a non lasciarci impreparati per la prossima apocalisse.

Diretto dallo scrittore e designer indipendente Brendan McGetrick, il Global Grad Show è un’iniziativa senza scopo di lucro nata a Dubai nel 2015. Mette in mostra i progetti di 92 università in 43 paesi e ogni lavoro è rappresentato dal suo autore. Un vero e proprio raduno mondiale di studenti e designer. Come ha spiegato McGetrick, l’evento celebra Dubai attraverso l’innovazione per tutti, con lo scopo di promuovere uguaglianza, scambio e impatto sociale. I progetti sono stati strutturati attraverso tre gruppi principali, e non suddivisi per zone geografiche o scuole. I temi sono Empower, Connect e Sustain.

Titolo:
Global Grad Show 2017
Evento:
Dubai Design Week 2017
Direttore:
Brendan McGetrick

Ultimi articoli di Design

Altri articoli di Domus

Leggi tutto
China Germany India Mexico, Central America and Caribbean Sri Lanka Korea icon-camera close icon-comments icon-down-sm icon-download icon-facebook icon-heart icon-heart icon-next-sm icon-next icon-pinterest icon-play icon-plus icon-prev-sm icon-prev Search icon-twitter icon-views icon-instagram