"I valori del brand", ha spiegato Gusko, "si fondano sulla qualità della crema, prodotta con la stessa formula dal 1911, che gode di una grande fiducia presso i consumatori". Mantenendo un certo understatement teutonico, ai tedeschi non importa che tutti sappiano che il marchio è loro, motivo di orgoglio è invece il "fare le cose bene senza parlarne troppo". Talmente bene da produrre nella sede di Amburgo 500.000 barattoli al giorno a partire dalle lastre di alluminio per sagomare il barattolo, attraverso la stampa del marchio, l'inserimento della crema (anch'essa ottenuta qui a partire dalle materie prime) fino all'imballaggio nei cartoni pronti da spedire.


Circa un anno fa, Yves Béhar e il suo studio californiano Fuseproject sono stati scelti per lavorare a fianco dello staff di Beiersdor AG di Amburgo per disegnare una strategia che attraverso vari step, a partire dal gennaio 2013, cambierà progressivamente l'immagine dei prodotti Nivea che vedremo sugli scaffali, nella direzione di una nuova riconoscibilità.
Ritengo che il consumatore contemporaneo abbia sviluppato una tendenza alla relazione diretta con l'azienda, attraverso un rapporto più sensoriale con il prodotto.


Ciò che sta molto a cuore al designer e che lo rende fiero di questa collaborazione è la sensazione di essere parte di una nuova corrente che potrebbe ridefinire il ruolo del disegno industriale: "Qui alla Nivea considerano il design al centro del mondo del consumo. È ancora molto raro vedere il design nel supermarket, tra i prodotti mainstream che donne e uomini acquistano tutti i giorni. Per me, invece, questo è un posto molto importante dove il design deve stare. Penso che oggi le aziende che producono beni per il consumo di massa debbano puntare di più sul progetto, perché può essere più efficace della pubblicità per trasferire contenuti emozionali, senso di qualità del prodotto."



Quante forme può prendere un'idea? La risposta di Fantin
Un materiale, il metallo, trentacinque colori e un'infinità di possibili configurazioni per mobili moderni, versatili e funzionali: il design secondo Fantin