Vite intrecciate

Cosa fanno realmente gli studenti di design dopo la laurea? Alla Dutch Design Week, l'installazione di Atelier NL offre una visualizzazione tridimensionale dei percorsi e delle reti professionali dei neolaureati della Design Academy.

Questo articolo è stato pubblicato su Domus 964, dicembre 2012

Agli occhi degli aspiranti designer l'Atelier NL appare come un caso di successo da manuale. Le sue fondatrici Lonny van Ryswyck e Nadine Sterk, dopo essersi laureate nel 2006 alla Design Academy di Eindhoven, hanno ottenuto visibilità sulle riviste più importanti e critiche positive alle mostre. Eppure non sono le tipiche dive del design di stampo olandese. Usano il design non come strumento per produrre oggetti ma come metodo per svelare aspetti nascosti del paesaggio dell'informazione che ci circonda. Che poi spesso, di fatto, gli oggetti li producano – dai recipienti di ceramica alle lampade a maglia – dipende dalla convinzione che questi insiemi di dati si possano visualizzare meglio usando il materiale in questione. In un progetto attualmente in corso, per esempio, scavano argilla naturale in vari siti del paese e la cuociono per far emergere lo spettro cromatico che risulta dalle differenti condizioni storiche dell'agricoltura e dell'industria.

Mentre prima Atelier NL si occupava del paesaggio fisico, le ricerche più recenti scavano nel contesto sociale del mondo del design. Nel corso della Dutch Design Week 2012, manifestazione per sua natura celebrativa degli esiti materiali e dei risultati finanziari, le due designer hanno scelto di non presentare nessun oggetto; anzi, di presentarne uno solo molto grande. Curious Minds è una grande struttura di legno, su cui si intrecciano fili colorati che mappano la sorte di centinaia dei laureati della Design Academy degli ultimi cinque anni. La curiosità di Atelier NL era questa: magari dicono di essere designer, ma in realtà come trascorrono il tempo e come si guadagnano da vivere? Spedendo questionari agli ex allievi del rinnovato corso di studi della scuola hanno chiesto di riferire, giorno per giorno, la natura del lavoro di ciascuno: designer o non designer (indipendenti o assunti), studenti o altro.
In apertura: Atelier NL, <i>Curious Minds</i>, vista dell'installazione alla Dutch Design Week 2012, Eindhoven. Qui sopra: dettaglio dell'installazione
In apertura: Atelier NL, Curious Minds, vista dell'installazione alla Dutch Design Week 2012, Eindhoven. Qui sopra: dettaglio dell'installazione
Alla grande scala dell'installazione il visitatore potrebbe pensare che la maggioranza dei laureati intenda diventare designer indipendente; e nel 2011 la proporzione dei professionisti indipendenti è cresciuta più che mai. Le visualizzazioni dello Studio Truly Truly indicano che la maggior parte degli individui del campione fa un lavoro diverso, estraneo al contesto del design, e che nello studio il ruolo di creativo sia solo uno di quelli realmentein svolti, per scelta o per necessità, dai designer. Nel frattempo, Mike Roelofs ha prodotto insieme con Wouter Kooken i ritratti filmati di cinque personaggi differenti, da Jeroen Wijering (non-designer indipendente), realizzatore del video player JW per lo streaming online, a Kim Schipperheijn (designer assunta), che lavora presso la Vlisco realizzando tessuti stampati per il mercato dell'Africa Occidentale.
Atelier NL, <i>Curious Minds</i>, dettaglio dell'installazione
Atelier NL, Curious Minds, dettaglio dell'installazione
Nello studio dell'Atelier NL, nell'ex chiesa abbandonata dei Quattro Apostoli di Eindhoven, van Ryswyck è sorprendentemente schietta a proposito della precarietà della sua posizione. "Quando ci siamo laureate eravamo tra i pochi fortunati che ricevevano grandi attenzioni dal mondo dei media, ma non sapevamo se avevamo davvero successo, né se era proprio questo ciò che volevamo". Da professionista del settore si adatta benissimo agli inesplicabili sbalzi del mercato oltre che ai sacrifici (fino alla mancanza di stipendio e agli orari di lavoro molto lunghi) implicitamente richiesti al neolaureato che apre uno studio. Indubbiamente la curva d'apprendimento dello studio di design indipendente è condizionata da una spiccata mancanza di informazioni coerenti e di protocolli definiti nei riguardi del mondo reale. Nelle conversazioni casuali o ai rinfreschi delle inaugurazioni si sentono raccontare storielle sui travagli logistici e finanziari del design indipendente: prototipi che subiscono orrende metamorfosi nel processo di produzione in serie, successi commerciali che non piacciono nemmeno all'autore, designer che sopravvivono principalmente grazie ai rimborsi delle assicurazioni e contratti astutamente firmati con le gallerie.
Alla grande scala dell'installazione il visitatore potrebbe pensare che la maggioranza dei laureati intenda diventare designer indipendente; e nel 2011 la proporzione dei professionisti indipendenti è cresciuta più che mai.
Atelier NL, <i>Curious Minds</i>, dettaglio dell'installazione
Atelier NL, Curious Minds, dettaglio dell'installazione
Con Curious Minds Atelier NL sembra sfidare la convinzione che questi risultati siano gli unici sbocchi possibili della formazione alla progettazione creativa. Van Ryswyck si è fatta carico personalmente della questione con i dipendenti dello studio: "Una ragazza era una bravissima illustratrice e ho pensato: 'Tu lavoreresti benissimo in un'azienda'". Ma la dipendente in questione era già stata avvelenata dalla promessa dello studio di design indipendente. Il punto, per il giovane laureato all'inizio della carriera, è come conservare la propria individualità, il proprio scetticismo costruttivo e l'illimitata capacità espressiva che ha imparato all'università, pur trovando contemporaneamente collocazione in reti più ampie di collaborazione e di produzione. La situazione sembra senza via d'uscita e tuttavia, in questo progetto, Atelier NL indica una possibilità esterna al mondo delle aziende. In Curious Minds le due progettiste hanno già instaurato una collaborazione con altri designer, fotografi e autori, e le potenzialità del progetto non possono che aumentare grazie al contributo che altri attori, provenienti da formazioni diverse, danno con la forma di competenza propria di ciascuno. Lavorando in questo modo l'"indipendenza" può non essere più soltanto un sogno. Tamar Shafrir (@tamars)
Atelier NL, <i>Curious Minds</i>, vista dell'installazione alla Dutch Design Week 2012, Eindhoven
Atelier NL, Curious Minds, vista dell'installazione alla Dutch Design Week 2012, Eindhoven
Mike Roelofs ha collaborato con Wouter Kooken per produrre un ritratto animato di cinque diversi personaggi di <i>Curious Minds</i>
Mike Roelofs ha collaborato con Wouter Kooken per produrre un ritratto animato di cinque diversi personaggi di Curious Minds
Atelier NL, <i>Curious Minds</i>, dettaglio dell'installazione
Atelier NL, Curious Minds, dettaglio dell'installazione
Atelier NL, <i>Curious Minds</i>, vista dell'installazione alla Dutch Design Week 2012, Eindhoven
Atelier NL, Curious Minds, vista dell'installazione alla Dutch Design Week 2012, Eindhoven

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