New Ownership: The Shift from Top Down to Bottom Up ("Una nuova forma di proprietà: dai vertici alla base")
Con questo tema Picnic ha aperto le porte a più di tremila visitatori, illustrando come le nuove tecnologie e la connettività stiano dando potere alla gente comune, diffondendo il sapere e accrescendo l'impegno civile. Una tendenza che si sta sviluppando parallelamente alla perdita di fiducia nelle tradizionali istituzioni di vertice, che dà vita a comunità locali/globali dotate di maggior coscienza sociale e impegnate in strategie d'azione di base.
La democratizzazione del sapere
Il pubblico è stato accolto dalla tenda dei Fablab. Qui Fablab Amsterdam, FablabTruck e Joris van Tubergen, produttore delle stampanti tridimensionali Ultimaker, hanno lavorato sulla collezione del Rijksmuseum di Amsterdam. Ai visitatori si chiedeva di prendere gli abbozzi tratti da immagini della collezione del museo, di modificarli e di farne degli oggetti. Portachiavi tagliati con il laser ispirati ad antiche chiavi e vasi 'antichi' prodotti da stampanti tridimensionali sono un esempio dei risultati. Il laboratorio invitava il pubblico a seguire l'ispirazione e ad arricchire la creatività grazie a pezzi di storia dell'arte, dando forma a un luogo in cui l'arte non è irraggiungibile ma è qualcosa da condividere e non da possedere. Il festival ha visto anche il coinvolgimento dei creativi di Ultimaker nel progetto KamerMaker, in collaborazione con lo studio Dus Architects.


Il paradosso dei panni stesi
Tim O'Reilly, fondatore della casa editrice O'Reilly Media e sostenitore dell'open source su Internet dal 1997, ha iniziato il suo intervento con un paradosso, come metafora per comprendere che cosa non ha funzionato nella nostra economia. Se calcoliamo la quantità di energia occorrente a un'asciugatrice e la paragoniamo a quella necessaria a stendere il bucato ad asciugare su una corda, pensiamo che la seconda soluzione sia a energia zero, come se l'energia umana necessaria sparisse improvvisamente dal sistema. Quel che accade, in realtà, è che non la monetizziamo e quindi non ne consideriamo il costo.
Qualcosa di simile accade con l'innovazione. I veri innovatori iniziano facendo quel che gli interessa, investendo energie e tempo senza limiti, ma senza monetizzarli. È così che hanno avuto inizio grandi imprese come Apple e Twitter: la monetizzazione è venuta dopo. Quel che si è verificato nell'ultimo decennio è che produrre valore monetario è diventato lo scopo principale invece che uno strumento per andare avanti o un effetto collaterale; ma in queste condizioni l'innovazione si verifica raramente. "L'economia è un ecosistema", prosegue O'Reilly, "se si preleva più di quanto si immette il sistema poi crolla". E infine suggerisce che l'unico modo di fare innovazione e mantenere sano e sostenibile il sistema è "condividere e creare valore per gli altri".
Questa diffusione aperta e democratica della conoscenza ha creato un'alternativa all'istruzione istituzionale che può rappresentare una positiva sfida per il suo rinnovamento

Uno dei leitmotiv del festival di quest'anno è stata l'attività di governo, con temi quali il cambiamento della città e dei cittadini grazie alle piattaforme di condivisione popolare, che sono passate dalla qualifica di gesti di "guerriglia" al sostegno e all'accoglienza da parte dei consigli comunali più aperti. È il caso di servizi come Giveaminute.info, illustrato da A'yen Tram, costituito da una piattaforma online che ha lo scopo di creare un dialogo tra cittadini e città. Il progetto è partito su iniziativa di un piccolo gruppo di Chicago ed è diventato virale, diffondendosi (su richiesta) a New York, San José e più di recente a Memphis.





L’energia del domani nasce dalle idee di oggi
Enel proroga al 30 agosto 2025 la data per partecipare al contest internazionale “WinDesign”. Un’opportunità unica per immaginare il nuovo design delle turbine eoliche.