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Picnic 2012: verso una nuova forma di proprietà

Il festival di quest'anno ha illustrato sotto diverse prospettive, tra cui l'urbanistica, gli affari, la salute e la tecnologia, alcuni degli scenari possibili in grado di offrire soluzioni all'attuale crisi economica.

Picnic è una piattaforma europea per l'innovazione e la creatività che funge da incubatore e da facilitatore. Ogni anno esperti come tecnologi, artisti, politici ed economisti sono chiamati ad affrontare per due giorni una sfida nuova, fatta di conferenze, laboratori e altre iniziative di vibrante interesse. Eye, il nuovo museo del cinema di Amsterdam, è stato scelto come sede del festival per la stessa potenza iconica dell'edificio, (opera dello studio austriaco Delugan Meissl Associated Architects), ma anche in quanto paradigma della condivisione, con la sua collezione di oltre 40.000 titoli aperta al pubblico la scorsa primavera.

New Ownership: The Shift from Top Down to Bottom Up ("Una nuova forma di proprietà: dai vertici alla base")
Con questo tema Picnic ha aperto le porte a più di tremila visitatori, illustrando come le nuove tecnologie e la connettività stiano dando potere alla gente comune, diffondendo il sapere e accrescendo l'impegno civile. Una tendenza che si sta sviluppando parallelamente alla perdita di fiducia nelle tradizionali istituzioni di vertice, che dà vita a comunità locali/globali dotate di maggior coscienza sociale e impegnate in strategie d'azione di base.

La democratizzazione del sapere
Il pubblico è stato accolto dalla tenda dei Fablab. Qui Fablab Amsterdam, FablabTruck e Joris van Tubergen, produttore delle stampanti tridimensionali Ultimaker, hanno lavorato sulla collezione del Rijksmuseum di Amsterdam. Ai visitatori si chiedeva di prendere gli abbozzi tratti da immagini della collezione del museo, di modificarli e di farne degli oggetti. Portachiavi tagliati con il laser ispirati ad antiche chiavi e vasi 'antichi' prodotti da stampanti tridimensionali sono un esempio dei risultati. Il laboratorio invitava il pubblico a seguire l'ispirazione e ad arricchire la creatività grazie a pezzi di storia dell'arte, dando forma a un luogo in cui l'arte non è irraggiungibile ma è qualcosa da condividere e non da possedere. Il festival ha visto anche il coinvolgimento dei creativi di Ultimaker nel progetto KamerMaker, in collaborazione con lo studio Dus Architects.
In apertura e qui sopra: immagini del Picnic Festival 2012 che si è tenuto al nuovo Eye Museum di Amsterdam. Foto di Maurice Mikkers
In apertura e qui sopra: immagini del Picnic Festival 2012 che si è tenuto al nuovo Eye Museum di Amsterdam. Foto di Maurice Mikkers
Una grande stampante tridimensionale (con uno spazio di lavoro di 2 metri per 2 per 3,5 di altezza), pensata per la stampa di grandi oggetti architettonici, è stata presentata alla manifestazione OffPicnic che ha preceduto l'inaugurazione ufficiale del Festival. Sulla stessa linea di pensiero conferenzieri come Elizabeth Stark (sostenitrice della libertà di comunicazione su Internet) ha illustrato come la condivisione del sapere abbia prodotto un cambiamento radicale nel mondo dell'istruzione, dove il vecchio sistema della "misura unica che va bene per tutti" non funziona più. Oggi il pubblico ha accesso a ogni tipo di contenuto, è nella posizione di fare le sue scelte e le istituzioni non possono più ignorare questa tendenza. Dovunque si sia, in tutto il mondo, si possono acquisire autonomamente delle competenze grazie ai video delle lezioni del MIT accessibili sul sito dell'università, guardando i tutorial di instructables.com o immergendosi nella biblioteca didattica di TED-Ed.
La locandina del Picnic Festival 2012. Foto di Jens Erfurth
La locandina del Picnic Festival 2012. Foto di Jens Erfurth
Questa diffusione aperta e democratica della conoscenza ha creato un'alternativa all'istruzione istituzionale che può rappresentare una positiva sfida per il suo rinnovamento. Analogamente non c'è più bisogno di attendere che le informazioni arrivino, perché piattaforme come Youtube e Kickstarter forniscono gli strumenti per creare attenzione senza bisogno di sostegno istituzionale. Tutto quel che occorre è la volontà di fare cose che contano, come ha affermato Tim O'Reilly in una delle conferenze successive.

Il paradosso dei panni stesi
Tim O'Reilly, fondatore della casa editrice O'Reilly Media e sostenitore dell'open source su Internet dal 1997, ha iniziato il suo intervento con un paradosso, come metafora per comprendere che cosa non ha funzionato nella nostra economia. Se calcoliamo la quantità di energia occorrente a un'asciugatrice e la paragoniamo a quella necessaria a stendere il bucato ad asciugare su una corda, pensiamo che la seconda soluzione sia a energia zero, come se l'energia umana necessaria sparisse improvvisamente dal sistema. Quel che accade, in realtà, è che non la monetizziamo e quindi non ne consideriamo il costo.

Qualcosa di simile accade con l'innovazione. I veri innovatori iniziano facendo quel che gli interessa, investendo energie e tempo senza limiti, ma senza monetizzarli. È così che hanno avuto inizio grandi imprese come Apple e Twitter: la monetizzazione è venuta dopo. Quel che si è verificato nell'ultimo decennio è che produrre valore monetario è diventato lo scopo principale invece che uno strumento per andare avanti o un effetto collaterale; ma in queste condizioni l'innovazione si verifica raramente. "L'economia è un ecosistema", prosegue O'Reilly, "se si preleva più di quanto si immette il sistema poi crolla". E infine suggerisce che l'unico modo di fare innovazione e mantenere sano e sostenibile il sistema è "condividere e creare valore per gli altri".
Questa diffusione aperta e democratica della conoscenza ha creato un'alternativa all'istruzione istituzionale che può rappresentare una positiva sfida per il suo rinnovamento
Stampante tridimensionale Supersize. Foto di Maurice Mikkers
Stampante tridimensionale Supersize. Foto di Maurice Mikkers
La conoscenza condivisa e la città
Uno dei leitmotiv del festival di quest'anno è stata l'attività di governo, con temi quali il cambiamento della città e dei cittadini grazie alle piattaforme di condivisione popolare, che sono passate dalla qualifica di gesti di "guerriglia" al sostegno e all'accoglienza da parte dei consigli comunali più aperti. È il caso di servizi come Giveaminute.info, illustrato da A'yen Tram, costituito da una piattaforma online che ha lo scopo di creare un dialogo tra cittadini e città. Il progetto è partito su iniziativa di un piccolo gruppo di Chicago ed è diventato virale, diffondendosi (su richiesta) a New York, San José e più di recente a Memphis.
Elizabeth Stark durante la sua lecture. Foto di Jonne Seijdel
Elizabeth Stark durante la sua lecture. Foto di Jonne Seijdel
Servizi online e social network hanno accresciuto l'impegno civile delle persone, dando loro la sensazione di essere unite e ascoltate. Città come Amsterdam, per esempio, hanno fatto uso attivo di sistemi di conoscenza condivisa e dati liberamente disponibili allo scopo di coinvolgere i cittadini nel miglioramento dell'area cittadina perché, come ha ricordato Gijs van Rijn (vicedirettore generale del Comune di Amsterdam), "lasciate che i cittadini si comportino come preferiscono: liberi; e avremo il migliore dei risultati".
La hall monumentale del nuovo Eye Museum di Amsterdam, durante il Picnic Festival 2012. Foto di Maurice Mikkers
La hall monumentale del nuovo Eye Museum di Amsterdam, durante il Picnic Festival 2012. Foto di Maurice Mikkers
Il festival di quest'anno ha illustrato sotto diverse prospettive, tra cui l'urbanistica, gli affari, la salute e la tecnologia, alcuni degli scenari possibili in grado di offrire soluzioni all'attuale crisi economica. Picnic ha dimostrato l'esistenza di una nuova generazione di pensatori, trasversale a molteplici discipline, pronta a compiere i passi necessari a realizzazioni concrete, ma ha anche indicato che ciò non è possibile senza la partecipazione di massa, ed è quindi un appello generale in favore della partecipazione e dell'impegno di tutti coloro che vogliono un cambiamento, dalla base ai vertici del problema.
Tim O'Really durante il suo discorso. Foto di Jonne Seijdel
Tim O'Really durante il suo discorso. Foto di Jonne Seijdel
Immagine della performance di Kypski & Matangi. Foto di Maurice Mikkers
Immagine della performance di Kypski & Matangi. Foto di Maurice Mikkers

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