Christian Louboutin: vent'anni

La prima antologica inglese dedicata allo stilista svela i segreti del creatore di origine egiziana, raccontando dell'unicità delle sue scarpe come frutto della fusione tra moda, artigianato, ingegneria e scultura.

Il favoloso universo di Louboutin al Design Museum di Londra è un mondo di leggerezza e glamour, ma anche di borchie e catene, per le forme sofisticate dell'oggetto sexy per eccellenza, in grado di affascinare anche chi non porta i tacchi. Il signore della moda—ma anche del fetish (un'intera sezione della mostra è dedicata all'argomento ed è arricchita da provocanti fotografie provenienti dal progetto del 2007 alla Galerie du Passage di Parigi in collaborazione con David Lynch)—Christian Louboutin, è l'inventore della celeberrima suola rossa lucida, il creatore di sogni e atmosfere emozionali capaci di rapire non solo il gentil sesso. Perché al Design Museum di Londra? Perché Louboutin presenta qui calzature al limite della vertigine, architetture utilizzabili nel quotidiano e verosimilmente stravaganti per scarpe dal tacco che si allunga oltre la suola (importabili) o altre senza la suola (anche queste importabili se relative allo scopo primario) che si possono possedere ma non indossare. Per lui il tacco rappresenta un podio per la donna, una colonna che trasforma l'arco del piede in una volta. Louboutin, d'altra parte, è il primo ad affermare che un certo tipo di scarpe serve a camminare mentre altre a fare sesso.

All'entrata della mostra ci accoglie un muro di 144 paia di scarpe rosse appese, mentre la luce diventa sempre più soffusa finché non arriviamo in un teatro delle ombre cinesi che riproduce le forme più amate da Louboutin. Spot di luce fanno brillare piume, paillette e nastri di raso che si alternano a stivali maculati alti fino all'inguine o a stiletti più sobri. Scarpe come esseri umani vanno in giostra mentre altre sono custodite sotto conchiglie d'oro. Per altre ancora, è necessario passare in mezzo a un arco di erba finta, mentre un gigantesco uovo stile Peter Carl Fabergé verde pisello, proveniente dal suo studio di Londra, racchiude l'ennesimo gioiello da passeggio.
<i>Christian Louboutin</i>, installazione della mostra al Design Museum di Londra, fino al 9 luglio 2012
Christian Louboutin, installazione della mostra al Design Museum di Londra, fino al 9 luglio 2012
L'allestimento è costruito attorno alla sagoma della calzatura dove protagonista è un semi-spogliarello della regina del burlesque Dita Von Teese (ahimè, dicono censurato prima del nudo completo) con la showgirl che, alla fine della sensuale quanto artificiale performance, si trasforma per incanto in una gigantesca scarpa di brillanti d'argento—con l'immancabile suola rossa. Lo show va in scena ogni 30 minuti e c'è la tipica fila inglese che attende l'evento sulle panche sinuose dell'allestimento laccato rosso. Una stanza con sagome di barche volanti duplica il caotico e coloratissimo tavolo da lavoro dello stilista con una moltitudine di oggetti e strumenti sparsi qua e là mentre presenta il processo di produzione dell'atelier; una sezione interamente dedicata alla manifattura delle preziose calzature—preziose anche quelle all'apparenza più semplici come un decolté—con disegni provenienti dall'archivio personale, studi della sagoma e utilizzo dei ricercati materiali dalle pelli più raffinate a chiodi da punk che diventano nelle mani del francese sorprendenti decori da portare ogni giorno. "Ho la necessità di circondarmi di oggetti", sottolinea, "ma ammiro il lavoro degli architetti perché progettano luoghi dove le persone devono vivere, dormire e mangiare: una grande responsabilità!".
<i>Christian Louboutin</i>, installazione della mostra al Design Museum di Londra, fino al 9 luglio 2012
Christian Louboutin, installazione della mostra al Design Museum di Londra, fino al 9 luglio 2012
La mostra di Louboutin è una storia di parole non dette, di possibilità impossibili, di suggerimenti intimi e appena accennati, di ologrammi che diventano reali e ci trasportano nel mondo creativo di uno dei più affermati stilisti dei nostri tempi. Le principali ispirazioni creative vengono dal cabaret, dai viaggi in giro per il mondo (cerca sempre dove gli altri non guardano, dice) dalle luci della ribalta, dal Carousel, dalla seduzione dell'arte dell'illusionismo, dai film più amati—c'è anche una piccola sala cinematografica. "Disegnare scarpe significa applicare l'arte della magia", dice e aggiunge "una scarpa dovrebbe essere visibile, ma a volte è meglio che non lo sia". La mostra Christian Loubutin 1992-2012, prima antologica inglese dedicata allo stilista e a cura di Donna Loveday, racconta i segreti del creatore di origine egiziana, nato a Parigi nel 1964, raccontando dell'unicità delle sue scarpe come frutto della fusione tra moda, artigianato, ingegneria e scultura. Questa mostra restituisce l'atmosfera in cui le sue creazioni prendono vita, un luogo fatto di ombre e luci a occhio di bue, di ricchezza e profusione di particolari sofisticati e inaspettati. Dice egli stesso di non avere alcun senso del minimalismo: per Louboutin, una stanza vuota è come una prigione, e il percorso a lui dedicato attraverso le stanze del museo è saturo di suggestioni da scoprire mentre racconta l'opulenza della sua straordinaria creatività.
La mostra di Louboutin è una storia di parole non dette, di possibilità impossibili, di suggerimenti intimi e appena accennati, di ologrammi che diventano reali e ci trasportano nel mondo creativo di uno dei più affermati stilisti dei nostri tempi.
<i>Christian Louboutin</i>, installazione della mostra al Design Museum di Londra, fino al 9 luglio 2012
Christian Louboutin, installazione della mostra al Design Museum di Londra, fino al 9 luglio 2012
Nella struttura in ottone con lampadine nude da camerino si può ammirare una selezione particolare di calzature dove anche i dettagli diventano ben visibili grazie a una serie di piccole lenti di ingrandimento: passando dallo stiletto alla scarpa da tennis, dal tacco con il logo della nota birra Guinness a quello con il nome Christian Louboutin ricamato in raso colorato, dalla scarpa Show Girl del 2012 pensata per Dita Von Teese in rete nera con un trionfo di piume e pon pon alle vertiginose ciabatte damascate con plateau crema alte 40 centimetri, alle Très Decolté della collezione primavera-estate 2011 che arrivano a sfiorare le dita del piede permettendo comunque la deambulazione, al paio a forma di zampa di leopardo con tanto di sagoma delle dita e unghie in strass nero lucido, le 'opere' di Christian Louboutin sono epitomo di stile, femminilità glamour e potere. Al termine del percorso, due grandi gambe rovesciate di cartone si muovono come in un can can perpetuo per salutare i visitatori.
<i>Christian Louboutin</i>, installazione della mostra al Design Museum di Londra, fino al 9 luglio 2012
Christian Louboutin, installazione della mostra al Design Museum di Londra, fino al 9 luglio 2012

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