Ma per trovare delle prospettive veramente estreme e provocatorie bisognava lasciarsi alle spalle l'istituzione: in realtà bastava andare solo in fondo alla via. Qui, una miriade di mostre satellite autopromosse era disseminata in ogni angolo e in ogni buco libero del quartiere di Brompton. Grazie alla società immobiliare South Kensington Estate (che affitta i suoi spazi per la durata del festival), i designer hanno allestito mostre realizzate con cura. Da Multiplicity si è visto come cinque studi cittadini stiano beneficiando di nuove piattaforme online, che consentono loro di produrre con strumenti come il controllo numerico computerizzato (CNC, Computer Numeric Control) il taglio laser e le stampanti tridimensionali. Spiccavano le tende alla veneziana di Alon Meron: una era ritagliata affettando una trave, l'altra ne copiava la forma e la inseriva in una macchina utensile CNC. Il risultato appariva naturale, ma pesantemente elaborato: sapeva di plastica. "È legno naturale o artificiale?", chiede Meron.
Ma a dimostrare che cosa possono fare i designer della città con i materiali e le apparecchiature giuste a portata di mano, è stato il collettivo londinese Okay Studio.
