La Finlandia celebra uno dei suoi più rinomati beni nazionali con un evento aperto alla città, che mira a mettere in scena la vitalità della scena progettuale del Paese. La settimana del design di Helsinki, prodotta di Kari Korkman, mette in circuito conoscenze, autori, prodotti, creazioni, luoghi per creare una rete di contatti destinati ad amplificare e dare risalto a un fenomeno che è profondamente radicato nella vita nazionale.
“Helsinki Design Week” è l’occasione non soltanto per mettere a confronto le fabbriche del design scandinavo con un evento fieristico ospitato nella Cable Factory (la ex fabbrica di cavi per Nokia trasformata in centro culturale) o per dare risalto alle vetrine dei negozi-editori raccolti nel design district, il quadrilatero del design ritagliato nel centro della città attorno a piazza Erottaja, che ha visto hotel, negozi, bar aprirsi al design ospitando creativi, produzioni d’arte, creazioni di moda o piccole mostre. È anche l’occasione per fare conoscere i giovani talenti, che animano la scena finnica: tra questi, lo studio Now che ha presentato una collezione di mobili per bambini per Artek o il giovane nippo-finnico Naoto Niidome, che ha disegnato un’innovativa collezione in tessuto di bambù per Marimekko.
Tra i molti eventi, mostre, seminari, party organizzati, figurava il concorso “Pimp the Cityscape” per trasformare i siti interessati dai cantieri per le nuove costruzioni in occasioni di un intervento effimero: come Camouflage di Ikka Airas & Markus Wikar, che si è qualificato al terzo posto. O, ancora, come la prima serata di Pecha Kucha in territorio scandinavo, una sorta di conferenza in forma di karaoke, che ha visto i migliori talenti nazionali esibirsi a rotazione sul palcoscenico della Sea Cable Hall. Tra di loro, Timo Salli, Eero Koivisto, i giovani fondatori di Syrup e Tuomas Toivonen che ha improvvisato un rap sull’utopia.
In questo contesto di festa per il design, iittala, il marchio più amato dai finlandesi dopo quello dei cioccolatini Fazer, ha festeggiato l’anniversario del celebre vaso Savoy di Alvar Aalto – icona del design scandinavo – non soltanto con nuove variazioni sul tema, ma anche vincolando il suo profilo sinuoso a un modello depositato da declinare in ogni tipo di oggetto dagli stampi per torta alle formine per il ghiaccio fino a diventare decoro per le stoviglie: una versione “design-oriented” del più puro marketing in stile Disney che mira a fare dell’organico disegno di Aalto ispirato alle flessuosità della natura, un equivalente modernista delle più celebri orecchie di Topolino.
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