Questa volta è toccato al ristorante, ad essere decostruito. L’ultima ‘vittima’ del lavoro di smantellamento dei nostri rassicuranti parametri progettuali a opera di Martí Guixé è stato infatti il ristorante, che l’“ex-designer” catalano ha trasformato in un innovativo prototipo per un nuovo business. L’idea è maturata da una precisa richiesta di Mediamatic (azienda specializzata nella realizzazione di applicazioni multimediali), che voleva creare un progetto legato al cibo nel contesto dei new media.

Food Facility, aperto al piano terra della sede dell’azienda ad Amsterdam, non punta infatti tanto sul progetto degli ambienti quanto sul concept, per proporsi come la realizzazione fisica delle possibilità virtuali promesse dai motori di ricerca: chi frequenta il centro commerciale della città olandese potrà gustare piatti di oltre nove cucine e una varietà sconfinata di bevande, selezionati dai ristoranti della zona.

La “food hostess” darà tutte le informazioni sulle caratteristiche dei piatti richieste e sui relativi tempi di consegna, mentre il “food dj” si occuperà di scartare i pacchi consegnati dai fattorini e smistarli alle hostess per la consegna. Una cucina inesistente, supportata da un’ottima organizzazione, può garantire paradossalmente una gran varietà di cibo.

Questo è il messaggio di Food Facility, piattaforma ideale di sperimentazione – i cui ingredienti sono outsearching, motori di ricerca e network – per migliorare l’infrastruttura del ristorante dal punto di vista della gestione economica e per soddisfare le esigenze di un nuovo utente. Un modello su cui riflettere. L.M.

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