Noto più che altro come fotografo, Luigi Ghirri ha in realtà ancora molti aspetti, meno noti, da svelare. Prova a colmare la lacuna la mostra curata da Elio Grazioli alla galleria torinese Francosoffiantino, che propone una sessantina delle opere più importanti dell’artista emiliano. Ma ne offre una chiave di lettura inedita e approfondita.
“Un libro per restare e uno per andare”, scriveva Ghirri a proposito dell’album di famiglia e dell’atlante che da bambino era solito sfogliare affascinato. L’album di famglia e l’atlante sono anche i due oggetti e i due generi cardine della fotografia, quello della memoria e quello della documentazione, quello della figura e quello del paesaggio; l’interno e l’esterno, la storia e il luogo, il privato e il pubblico. “Le due categorie del mondo”, sintetizzava Ghirri. Sempre presenti e inscindibili nel suo lavoro. E.S.
27.5.2004 – 24.7.2004
Luigi Ghirri. Una per restare una per andare
Francosoffiantino Artecontemporanea
via Rossini 23, Torino
Luigi Ghirri: un libro per restare e uno per andare

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- 26 maggio 2004
