Minimalismo e anonimato sono i due elementi che incarnano l’essenza del fenomeno Muji – dal giapponese “senza logo”. La sua proposta? Prodotti di qualità, ma senza marchio. Anche se a progettarli sono designer di fama internazionale - su tutti, Enzo Mari che per Muji ha disegnato di recente una serie di mobili (vedi Domus 854 dicembre 2002).
Tre le novità presentate nell’anteprima milanese da Masaaki Kanai, managing director del gruppo: un lettore Cd a parete – ultraminimale per linea e funzionamento – un sistema di contenitori in plastica con scheletro di acciaio, e una bicicletta.
In aprile, Muji dà appuntamento, per la prima volta, al Salone del Mobile di Milano dove proporrà parte della sua immensa collezione.
