Era considerato una sorta di emblema del design made in Italy. Nel 1997 il Moma di New York gli aveva dedicato “la più grande antologica mai vista per un designer italiano”: un lungo viaggio attraverso lampade, telefoni, sedie e posate alla scoperta del suo genio ironico. “Ironia, sempre: non si salva il mondo con il design”.
All’origine della sua prolifica produzione (premiata con sette Compassi d’Oro) di oggetti raffinati e popolari, originali e allegri, c’è l’idea che il designer deve progettare oggetti veri per bisogni reali, a differenza dell’artista che produce opere rare per sé o destinate a un’élite.
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