Incastonato tra due colline artificiali di scarti minerari, il ponte ciclabile galleggiante “Cycling between Terrils” attraversa lo specchio d’acqua formatosi da un’ex cava di ghiaia nei pressi di Limburgo, in Belgio. L’estrazione del carbone nel Novecento creò in quest’area grandi cumuli di detriti (terril) e un vasto lago artificiale. Oggi, il paesaggio è ancora dominato dai terril nonostante la chiusura delle miniere, e dagli anni 2000 la zona è rinata come parco ricreativo, vissuto da ciclisti ed escursionisti.
La passerella, progettata dallo studio Burolandschap, non corre in linea retta ma disegna una curva morbida ispirata ai principi della Sezione Aurea. Questa forma organica, inserita nel contesto naturale, rallenta la velocità dei ciclisti e offre prospettive diverse lungo il tracciato: il risultato è un tragitto sospeso sull’acqua, che trasforma un semplice collegamento in un’esperienza panoramica.
Con i suoi 400 metri di lunghezza, è il ponte ciclabile galleggiante più lungo del Belgio e una rarità a livello mondiale.
Dal punto di vista tecnico, il ponte è formato da 30 elementi modulari incernierati, che conferiscono flessibilità e capacità di adattamento alle condizioni ambientali. I pontoni assecondano oscillazioni del livello dell’acqua fino a 130 cm, garantendo stabilità e sicurezza al passaggio. Il progetto è così un nuovo nodo della rete cicloturistica del Limburgo, integrato anche nei percorsi del Parco Nazionale Hoge Kempen. Questa infrastruttura arricchisce gli itinerari panoramici della “provincia delle biciclette” e offre un collegamento sostenibile tra le comunità locali.
