La nuova piazza di Stoccolma di Foster + Partners, tra sostenibilità e perdita di identità

La rigenerazione urbana di piazza Slussen, un nodo interstiziale della capitale svedese, ha senza dubbio dei pregi, ma si è comumque attirata una serie di critiche.

Tavolini all’aperto, negozi affacciati sulla piazza e un punto panoramico sul cuore di Stoccolma: così si presenta la nuova Södermalmstorg, fulcro del discusso progetto di Foster + Partners e Berg Arkitektkontor, inaugurato durante la Festa Nazionale svedese. 

Situata tra il Lago Mälaren e il Mar Baltico, la chiusa di Slussen è da sempre un nodo vitale della città, punto d’incontro oltre che di passaggio, fulcro e collegamento tra due delle isole più importanti. Nel corso del ‘900 Slussen si era trasformato in un simbolo della “Stoccolma moderna”, con le sue sottili e ardite passerelle e la sede della Kooperativa Förbundet che facevano da quinta teatrale alla città anseatica di Gamla Stan. Oggi, la nuova Södermalmstorg si propone come porta d’accesso meridionale al centro storico: un intervento che intreccia esigenze strutturali e ambientali – come l’adattamento ai livelli variabili delle acque e ai rischi legati ai cambiamenti climatici – con l’ambizione di creare un nuovo “water front” aperto al pubblico. 

Il giorno dell'inaugurazione, il 15 ottobre 1935. Foto Wikipedia

Il precedente nodo di Slussen, progettato nel 1935 dall’architetto Tage William-Olsson con l’ingegnere Gösta Lundborg, era un capolavoro infrastrutturale di “estetica della tecnica”: le celebri rampe stradali unite a formare un “quadrifoglio” lo rendevano uno svincolo urbano intelligente in grado di orchestrare il passaggio di automobili, autobus, metropolitane e imbarcazioni. Purtroppo la corrosione crescente e l’inadeguatezza strutturale hanno imposto una svolta radicale: demolire e ripensare da zero.

Il concorso di progettazione indetto nel 2008 ha portato alla selezione della proposta di Foster + Partners con Berg Arkitektkontor, approvata nel 2011. Un intervento imponente – con un budget di 12 miliardi di corone svedesi (circa 1 miliardo di euro) – destinato a concludersi nel 2027 e già entrato nel vivo con la posa del “ponte dorato” (Guldbron) e l’inaugurazione della nuova chiusa di Slussen nel 2020. La recente apertura della piazza di Södermalmstorg e della scalinata pedonale Mälartrappan segna un ulteriore passo verso il completamento dell’area. Entro la fine dell’anno, pub e ristoranti animeranno la nuova centralità urbana, mentre Mälarterrassen offrirà sei locali su tre livelli, con terrazze panoramiche sull’acqua.

Questo sito diventerà il nuovo cuore di Stoccolma. Direi che è un momento storico. Per molti anni, Slussen è stato un punto di riferimento per il traffico, ma ora l'attenzione si sposterà sulle persone.

Torleif Falk, Architetto capo della città di Stoccolma

L’obiettivo dichiarato è ricucire la città, bilanciando la mobilità veicolare con spazi pubblici inclusivi e un’attenzione crescente a pedoni e ciclisti. L’ampliamento della chiusa – con una capacità quintuplicata – è una risposta concreta ai rischi climatici e alle inondazioni. Intanto, la vita scorre tra la terrazza del ristorante panoramico Gondolen e il Katarinahissen (l’ascensore panoramico inaugurato nel 1883 e ricostruito nel 1935). E mentre si attende l’arrivo del nuovo Nobel Center nel 2031, un’altra tessera si aggiunge al mosaico del nuovo Slussen.

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