Il futuro di Scampia: la Vela Celeste reimmaginata dall'AI

L'ultima vela sopravvissuta si trasforma in un archivio partecipato di memorie e visioni future, grazie all’intelligenza artificiale e al coinvolgimento degli ex residenti, in un progetto presentato anche alla Biennale 2025.

L’installazione “Vela Celeste: Reimagining Home”curata direttamente da Cra – Carlo Ratti Associati in collaborazione con il Comune di Napoli, si propone come esperimento di rigenerazione urbana e narrativa collettiva, ibridando partecipazione civica, intelligenza artificiale e progettazione architettonica. È stata presentata alla Biennale di Venezia, dove Ratti è il curatore.

La Vela Celeste è l’unica superstite delle tre Vele di Scampia, complesse strutture residenziali costruite negli anni Settanta come avanguardia dell’urbanistica modernista e successivamente divenute simbolo di degrado e marginalità. Il progetto in mostra nasce dalla decisione dell’amministrazione napoletana di conservare questo edificio — oggi disabitato — non come rovina, ma come infrastruttura civile capace di accogliere nuove funzioni, memorie e visioni collettive. Un gesto che si inserisce nel più ampio programma di riqualificazione finanziato dal Pnrr e da Next Generation Eu, volto a restituire centralità e dignità a un territorio storicamente trascurato.


Il cuore del progetto di curatela ha coinvolto un gruppo selezionato di 15–20 ex residenti delle Vele, oltre ad attivisti locali come il Comitato Vele. Per l’istallazione i partecipanti hanno elaborato una serie di messaggi che, tramite modelli generativi di intelligenza artificiale, sono stati trasformati in immagini. Queste visualizzazioni non costituiscono soltanto un’esercitazione artistica, ma diventano parte di un archivio digitale interattivo accessibile alla cittadinanza, destinato ad aggiornarsi e arricchirsi nel tempo.

“Vela Celeste: Reimagining Home”, 19ª Biennale Architettura, a cura di CRA–Carlo Ratti Associati, Venezia, Italia, 2025. Foto Agnese Bedini. Courtesy CRA–Carlo Ratti Associati

Nel contesto della Biennale, “Vela Celeste: Reimagining Home” si presenta come una riflessione sull’abitare contemporaneo, sulle possibilità trasformative dell’ascolto attivo e sul ruolo delle tecnologie emergenti nella costruzione di nuove forme di cittadinanza. Lontana dall’immaginario della rovina, l’installazione propone un modello di architettura partecipata in cui la casa non è solo un bene fisico, ma uno spazio di relazione, memoria e progetto.

Come afferma il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi, la Vela Celeste “non è solo un simbolo, né un ricordo statico del passato, ma un archivio di immaginari in grado di ripensare il futuro della città”. Un’idea condivisa anche da Laura Lieto, vicesindaca e assessora all’urbanistica, che definisce l’intervento come un laboratorio di cittadinanza, “un luogo dove ognuno può contribuire a un cambiamento positivo”.

Immagine di apertura: “Vela Celeste: Reimagining Home”: immagini realizzate con l'intelligenza artificiale sulla base delle aspirazioni di un gruppo selezionato di residenti di Scampia. Courtesy CRA–Carlo Ratti Associati

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