Futures 2018. Sei debutti di fotografia contemporanea a Torino

Una mostra presso Camera offre un’esplorazione su sei percorsi dalla scena fotografica italiana emergente.

futures 2018 camera pingitore

Come si costruisce un percorso contemporaneo nella fotografia? A quali mezzi si accede per alimentarlo? In fin dei conti, chi è — quasi: cos’è — un fotografo emergente nel 2018? Nel panorama piuttosto consolidato dei dispositivi di affermazione e circolazione tipici dell’ambito fotografico (lettura di portfolio, residenza, concorso, studio visit) la piattaforma Futures va a collocarsi come un ibrido votato a intercettare la contemporaneità, la specificità storica dei percorsi artistici odierni.

“Futures 2018”, in mostra presso Camera, è il risultato di una selezione di sei giovani fotografi italiani, ma “risultato” è ancora un’espressione imprecisa: come la descrive il curatore Giangavino Pazzola, si tratta di una tappa lungo sei percorsi più articolati, la riunione di sei studio visit che aprono una veduta sull’utilizzo del mezzo fotografico da parte degli artisti contemporanei. La mostra è ad un tempo tassello italiano di Futures — European Photography Platform, che riunisce dieci diverse istituzioni europee in un progetto con l’orizzonte di potenziare professionalmente e in visibilità i percorsi di giovani fotografi, e anche qualcosa di più specifico: si pone, a valle di un processo di dialogo tra artisti e curatori, come prima proposta di sei inizi di percorso, tutti aperti alla possibilità di ulteriore sviluppo attraverso rapporti di co-produzione con soggetti che dimostrino interesse.

I sei inediti: l’esplorazione della creazione di memoria nei riti di possessione di Sào Tomé negli Unititled di Vittorio Mortarotti; Lorenzo Pingitore che in Parmenide segue una teoretica sfera bianca tra le nature più spontanee o costruite del paesaggio italiano; la narrazione costruita a partire da un singolo documento storico amalgamando visuale e reperto, finzione e ricostruzione, che Umberto Coa fa in Ne bastavano quarantacinque; la precarietà del paesaggio calabrese davanti a minacce permanenti quanto specificamente attuali, nel raffronto che Armando Perna nella serie Un paesaggio instabile. Calabria 1783/2018 fa delle fotografie odierne con le tavole settecentesche del Vivenzio; Lungo Mare Canepa, il leporello che Anna Positano dedica alla scientifica documentazione del mare negato, nella periferia occidentale di Genova, come un Ed Ruscha che si trovi a negare la speranza della varietà; Stanza Con Sedia Da Arbitro E Ruota Di Marmo, fotografia d’interno che Teresa Giannico realizza basandosi sulla composizione di un diorama destinato a essere distrutto una volta fotografato.

Mostra:
FUTURES 2018
Artisti:
Umberto Coa, Teresa Giannico, Vittorio Mortarotti, Armando Perna, Lorenzo Pingitore, Anna Positano
A cura di:
Giangavino Pazzola
Comitato di selezione:
Ilaria Bonacossa, Diane Dufour, Francesca Lavazza, Beatrice Merz, Walter Guadagnini
Luogo:
Camera - Centro Italiano per la Fotografia
Indirizzo:
Via delle Rosine 18, 10123 Torino
Date di apertura:
5 Ottobre - 4 Novembre 2018

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