In mostra al Museum für Kunst und Gewerbe di Amburgo fino al 17 giugno 2018, “The Polaroid Project” racconta la storia della fotografia istantanea e del suo incredibile potenziale creativo attraverso 220 scatti di oltre 100 artisti e 90 tra modelli e prototipi di macchine fotografiche prese in prestito dal museo MIT di Cambridge, Massachussets.

Il termine ‘Polaroid’ viene usato per indicare una tecnologia, un’intera industria, una marca che con i suoi prodotti ha fatto la storia e cambiato la storia del costume fino ai giorni nostri. Presentata per la prima volta a New York nel 1947 dal fisico americano e fondatore di Polaroid Edwin Land, la prima macchina fotografica istantanea, la Polaroid 95, stravolse la storia della fotografia. Come per magia, l’immagine appare gradualmente sulla carta poco dopo essere stata scattata, senza bisogno della camera oscura: spontaneo e immediato, il nuovo mezzo offre un ampio ventaglio di possibilità espressive, trasformandosi così nello strumento perfetto per sperimentare. È soltanto l’inizio di una vera e propria rivoluzione, il cui mito rivive ancor oggi nelle app di fotografia e Instagram.

“The Polaroid Project” unisce la spettacolare collezione americana della sede di Cambridge al suo omologo europeo, originariamente conservato presso la filiale di Amsterdam, ed è arricchita da una serie di scatti presi in prestito dagli artisti stessi o dai loro esecutori. Frammenti di vita quotidiana, attimi fuggevoli, autoritratti: tra le opere in mostra, datate 1955-2015, vi sono gli scatti con la famosa cornice bianca realizzati con la SX-70, quelli su pellicola a colori Popacolor o in bianco e nero di medio formato, fino ad arrivare alle Polaroid di grande formato 20 x 24” (50 x 61 cm).

Dopo Amburgo, “The Polaroid Project” si sposterà a Berlino, dove sarà esposta presso il museo C/O dal 7 luglio al 23 settembre 2018.