In concomitanza con la conclusione della conferenza sui cambiamenti climatici delle Nazioni Unite, la COP23, Heather Theresa Clark ha presentato delle fotografie e un film dalla sua opera Dissonance. L’artista americana ha confinato dei ballerini in una piattaforma che sembra sospesa da una gru marina. In confronto alla gru e alla chiatta in mare, i ballerini – vestiti allo stesso modo – diventano piccoli e anonimi.
Dissonance rappresenta le barriere psicologiche nell’affrontare il cambiamento climatico e le emozioni che molti di noi provano per la vastità della portata di questa crisi. I danni causati dalla nostra economia, basata sui combustibili fossili, sono ormai permanenti. Tuttavia, è sempre più necessario trovare delle nuove soluzioni. Le fotografie e il film, prodotti in collaborazione con Gretjen Helene, rappresentano un nuovo corpus di opere che derivano dal suo intervento artistico performativo.