Nella città ceca di Liberec, e nelle adiacenze dell’elegante quartiere di Lidove sady, un sito balneare immerso in un’estesa area forestale, la cui storia ha origine già nel 1934, vive una nuova fase di rigenerazione grazie al progetto di Mjölk architekti e Marie Vondráková.
Nato come luogo adibito agli addestramenti militari, e solo successivamente al pubblico svago, Lesní koupaliště (ovvero la Piscina nella Foresta) rimane attiva fino al 2007, subendo un progressivo deterioramento, oltre che la distruzione delle strutture originarie nel 2010, causata da un incendio.
A partire dal 2016 viene finalmente avviato un processo di rivitalizzazione che ha visto la compartecipazione di azioni di volontariato, donazioni private, fino all’ottenimento di finanziamenti pubblici, stanziati dalle amministrazioni locali: arrivati nel 2022, inizialmente erano destinati alla riparazione delle fondamenta e al sistema di trattamento delle acque reflue, e poi hanno dato avvio alla realizzazione della nuova struttura.
Il progetto allo stadio attuale (Mjölk architekti afferma che si tratta infatti di un’operazione in divenire, per cui c’è ancora molto da aspettarsi) dimostra essenzialmente come pochi gesti, puntali e definiti, essenziali nella loro elementarità, possano contribuire a caratterizzare fortemente un paesaggio, facendo sì che la presenza umana, coi suoi insediamenti, si presenti alla natura selvaggia offrendole la possibilità di una convivenza discreta e rispettosa.
I due livelli originari di sviluppo del sito sono preservati, così la vasca della piscina, a una quota leggermente ribassata, è perfettamente integrata al terreno grazie alla commistione della pietra locale e del cemento, mentre al livello superiore si inserisce la nuova struttura dall’estetica minimale.
Nello specifico, il legno dei pannelli CLT tinteggiati di bianco dell’edificio principale dialoga con la struttura in acciaio del tetto: anch’essa sorretta da travi in legno, questa volta nella sua colorazione naturale, si compone di capriate tubolari dipinte di azzurro, che riprendono i colori di tutti gli altri elementi in acciaio come pilastrini e ringhiere, offrendo un riparo sicuro ai visitatori dal sole e dalle intemperie. L'innterno invece accoglie magazzini, servizi igienici, una sauna con area lounge e un bistrot.
La grande volontà di riqualificazione del sito si traduce quindi in un progetto di disarmante semplicità, dove la leggerezza diviene sinonimo di resistenza, e l’infrastruttura pubblica finisce piuttosto per avere le parvenze di un luogo intimo e silenzioso.
