Lisbona: una ristrutturazione firmata Souto de Moura tra memoria, design e sostenibilità

Il Pritzker portoghese trasforma un aulico edificio dell’Ottocento in un innovativo complesso commerciale sostenibile, fondendo memoria storica e design contemporaneo.

Lisbona, “triste e lieta” come la definiva Pessoa, è una città di contrasti: spazzata da tempestosi venti atlantici ma anche radiosa di luce tagliente, malinconica come le note del fado ma godereccia, ruvida ma dolce come una ginjinha, il liquorino locale a base di amarena,  quando il tramonto accarezza le facciate delle case rivestite di azulejos. Ed è proprio quest’anima di contrasti che si coglie in Anjos Urban Palace, aulico edificio ottocentesco trasformato in un vibrante hub multifunzionale dal progetto di ristrutturazione a firma Eduardo Souto de Moura (in collaborazione con Diogo Machado Lima) e promosso da EastBanc Portugal. L'intervento rientra in una vasta operazione di rigenerazione della zona storica di Lisbona, in un contesto emblematico tra Jardim do Príncipe Real, la Facoltà di Scienze e l'Orto Botanico, con l’obiettivo di recuperare e valorizzare il patrimonio costruito e le aree verdi esistenti dotandoli di nuove energie e di promuovere l'identità della città preservandone l’anima variegata. Una collocazione urbana che allude già all’anima “eco-friendly” dell’immobile, il primo complesso commerciale in Portogallo (e uno dei primi per uffici nel paese) a ricevere la classificazione “Breeam Excellent” in fase di progettazione, grazie all’impegno per la sostenibilità ambientale.

Eduardo Souto de Moura (in collaborazione con Diogo Machado Lima), Anjos Urban Palace, Lisbona, Portogallo (in costruzione)

Il progetto prevede una ristrutturazione ad uso commerciale e terziario, in un contrasto delicato ma efficace tra passato e contemporaneità. Se le caratteristiche figurative e materiche di pregio dei fronti storici sono preservate (come gli elementi di rivestimento lapidei che disegnano la partitura intonacata delle facciate e gli infissi in legno intarsiato, al netto di una revisione e riequilibrio di alcune aperture), gli interni sono reinventati in chiave contemporanea e svicolati dalle partizioni, proponendo spazi ariosi e flessibili in funzione delle varie tipologie di utenza: spazi commerciali (piani terra e primo), di ristorazione con una terrazza che si espande sul parco retrostante (al livello inferiore) e uffici (dal piano primo al quarto). Negli interni, finiture chiare in cemento grezzo e liscio su pavimenti e pareti e strutture metalliche leggere ampliano la percezione dello spazio oltre le ampie vetrate, conferendo agli ambienti un carattere essenziale ma accogliente. Sul retro, un’eterea struttura metallica in grigio antracite realizzata ex novo funge da elemento distributivo esterno, riecheggiando con un lessico essenziale e calibrato i tipici balconi del XVIII secolo - XIX, e creando una connessione percettiva e fruitiva con l’adiacente Giardino Botanico. 

  • Anjos Urban Palace
  • Eduardo Souto de Moura con Diogo Machado Lima
  • Eastbanc - Príncipe Real Fundo de Reabilitação Urbana
  • Bruna Moreira, Andreia Miranda, Ana Magalhães Ilhargo, Filipa Biscaínho, Afonso Botelho, João Pedro Mendes, Duarte Kruger, Bernardo Monteiro
  • Praça do Príncipe Real, 20 - 22, Lisbona, Portogallo
Eduardo Souto de Moura (in collaborazione con Diogo Machado Lima), Anjos Urban Palace, Lisbona, Portogallo (in costruzione)

Renderings Urban Tailors

Eduardo Souto de Moura (in collaborazione con Diogo Machado Lima), Anjos Urban Palace, Lisbona, Portogallo (in costruzione)

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Eduardo Souto de Moura (in collaborazione con Diogo Machado Lima), Anjos Urban Palace, Lisbona, Portogallo (in costruzione)

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Eduardo Souto de Moura (in collaborazione con Diogo Machado Lima), Anjos Urban Palace, Lisbona, Portogallo (in costruzione)

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