Da Metanopoli a Zen 2: 10 strani toponimi spiegati

Guida a nomi strani e bizzarri di luoghi italiani, tra architetture celebri e  atmosfere inaspettate.

Sia che derivi da un’ostessa garbata, da un combustibile fossile o dalla Triennale, sia che abbia origini oscure, talvolta il toponimo è parte dell’incantesimo (o della dannazione) di un luogo, che spesso finisce per essere riconoscibile proprio grazie alla particolarità del suo nome.

Domus ha selezionato 9 luoghi dal toponimo singolare che, al di là della curiosità che solleticano, racchiudono storie inaspettate, talvolta in sintonia, talvolta in netto contrasto, con il loro nome.

Ad esempio, nonostante l'epiteto grigio e industriale, Metanopoli è un quartiere ricco di verde e spazi aperti; nei quartieri della Maggiolina o della Garbatella architetture e atmosfere accattivanti traducono la piacevolezza dell’epiteto: dalle case a forma di zucca come spuntate da una favola, alle atmosfere paesane nel cuore della metropoli.

Il numerico QT8 sviluppato da Piero Bottoni racchiude nel suo nome in codice la storia della Milano del dopoguerra e del suo incontro con l’architettura moderna, così come, più lontano, la Scarzuola racconta del dopoguerra la parte di fascinazione per il mistero e la meraviglia.

“Stat rosa pristina nomine” – la rosa primigenia esiste nel nome – citava Umberto Eco, ma forse per alcuni luoghi la regola non è così netta.

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