La flora circonda l’abitazione, e la sostenibilità diventa naturalmente parte della costruzione dell’architettura: la casa progettata dallo studio tedesco Noto ad Amburgo è un dialogo tra le studiate geometrie degli spazi, e la ricca vegetazione del lotto, che non finisce per essere solo un recapito visivo generato dalle vetrate al piano terra, ma diventa anzi anima del progetto.
In planimetria, la geometria della casa, che ospita due abitazioni, viene spezzata sull’angolo, lasciando spazio ad un albero esistente per crescere ed essere protagonista del sentiero d’ingresso. Inoltre, le condizioni del suolo sono inglobate negli interni, che vedono al piano terra uno spazio continuo con un salotto ribassato, come fosse un’estensione del declivio esterno.
Il linguaggio della facciata riporta ad un rigore geometrico disegnato attraverso il rivestimento di pannelli in legno verniciati di verde. Il volume opaco, mutevole a seconda delle ombre portate, dialoga con i chiaroscuri circostanti, mentre tende gialle e volumi aggettanti segnano il volume della casa. Questo si pone in tensione con il paesaggio, rigato dalle ombre e dalle pieghe del legno, lasciando la casa come un tronco abitato tra gli alberi.
Al netto del basamento in calcestruzzo, non solo il rivestimento ma l’intera struttura è in legno. La relazione tra i due materiali diventa un elemento espressivo sin dall’ingresso, dove un plinto ortogonale al basamento è sormontato da un pilastro ligneo, ruotato di 45°, a dividere gli accessi alle unità. All’interno, invece, il pavimento è rivestito da piastrelle insieme ad alcuni volumi come il camino e le scale, trasmettendo un’atmosfera di solidità. In contrapposizione, soffitti e pavimenti soprastanti sono invece caratterizzati dall’intreccio del legno. Infine, l’arredo completa lo spazio diventando un tutt’uno con le pareti e i volumi della casa.