Come fa una piccola costruzione di 40 mq ad essere chiamata un “palazzo”? Se non ci si arrende davanti al pregiudizio dimensionale, in effetti questa architettura minuscola ma elegante ha tutta l’aria di un gioiello prezioso incastonato in un giardino lussureggiante che sembra uscito dal quadro “Il Sogno” di Henri Rousseau, a cui i progettisti di Fala Atelier si sono ispirati (al netto di leoni, elefanti ed uccelli esotici).
L’edificio è un ampliamento di una costruzione esistente situata in uno stretto appezzamento a Porto ed ha un impianto molto semplice: un ambiente unico a due quote differenti rimarcate da un gradino che separa le aree funzionali – quella del soggiorno e quella di servizio – senza impedire la continuità visiva dell’ambiente.
L’involucro ad un solo piano sembra sovvertire l’ordine gravitazionale delle masse: la parte inferiore sui lati corti è caratterizzato da fronti diafani, interamente vetrati e leggeri, che interconnettono visivamente lo spazio con il giardino e smaterializzano il confine tra interno ed esterno; la parte superiore è connotata da un coronamento massivo che sembra fluttuare sul vuoto, in cui sono incastonati preziosi elementi lapidei.
Gli interni sono essenziali ma raffinati, con una palette cromatica dai toni chiari che dilata lo spazio e crea un effetto di luce diffusa. Un unico armadio a tutta altezza, che avvolge i servizi, accoglie piccoli ripostigli (forse nascondigli segreti, come si conviene ad una vera “magione”).
- Progetto:
- "Very Tiny Palazzo"
- Progetto architettonico:
- Fala Atelier
- Gruppo di progetto:
- Filipe Magalhães, Ana Luisa Soares, Ahmed Belkhodja, Lera Samovich, Ana Lima, Rute Peixoto, Paulo Sousa
- Architettura del paesaggio:
- Oh Land
- Costruzione:
- Jst Lda
- Luogo:
- Porto, Portogallo