Giappone, una casa sostenibile in legno unisce passato e futuro

Combinando un metodo costruttivo tradizionale alla fabbricazione a controllo numerico, lo studio giapponese ha realizzato una residenza per l’ospitalità che contrasta il declino dell’ambiente boschivo. 

Questo articolo è stato originariamente pubblicato sull'allegato  Ecoworld, Domus 1058, giugno 2021.

La casa per Marebito è una struttura per l’ospitalità nel villaggio di Toga, parte di Nanto City, nella zona montuosa della prefettura di Toyama, in Giappone. Qui, le radici profonde della carpenteria nipponica si intrecciano con le caratteristiche climatiche e con la disponibilità di risorse boschive del territorio. Come oggi accade in molti altri angoli del mondo definiti marginali, anche qui i saperi tradizionali faticano a perpetuarsi tra le nuove generazioni a causa dell’esodo continuo e progressivo dei più giovani verso le città: nel villaggio di Toga non rimangono che circa 600 abitanti, prevalentemente anziani. Queste sono le premesse del progetto di Vuild per un alloggio temporaneo, pensato per ospitare chi torna al villaggio per visitare la famiglia. Casa per Marebito recupera il gassho-zukuri e il wakunouchi, ovvero le tradizioni locali della costruzione in legno, rielaborandole in senso contemporaneo. 

Dalle strutture rurali, la costruzione trae l’ottimizzazione termica degli ambienti in tutte le stagioni e la forte inclinazione del tetto adatta a sopportare il peso delle copiose nevicate, non rare nella zona. Inoltre, dal gassho-zukuri il progetto di Vuild mutua l’orientamento nord-sud delle falde della copertura, seguendo la direzione tipica dei venti: sul lato est, diverse lamelle apribili “cattura vento” garantiscono così l’areazione naturale oltreché illuminazione e riscaldamento nella bella stagione. Tutto il processo costruttivo, dall’approvvigionamento del legno al cantiere, fa affidamento unicamente su risorse reperite entro un raggio di 10 km dal villaggio, in un ciclo che avviene così entro i confini della prefettura. Coinvolgendo poi la popolazione nell’opera di assemblaggio dei componenti, in maniera coerente all’approccio dello studio, la casa per Marebito riconnette risorse e persone per mezzo della tecnologia, pensando l’architettura a partire dal metodo di fabbricazione. 

Il fronte est della casa ha aperture raccoglivento che assicurano luce naturale e calore agli ambienti. Courtesy Vuild

Vuild ha infatti una doppia anima: allo stesso tempo studio di progettazione architettonica e azienda orientata all’innovazione tecnologica, sin dal principio ha scelto il legno quale materiale d’elezione. Iniziando dalla scala di progetto del prodotto, Vuild è arrivato più recentemente all’architettura di piccola e media scala. Per la casa per Marebito, la squadra — un gruppo transdisciplinare di architetti, ingegneri, designer, tecnici e carpentieri — si è avvalsa anche di ShopBot, una macchina a controllo numerico (CNC) per la lavorazione del legno. Questo strumento, a basso costo ma dalle elevate prestazioni, è pensato per la realizzazione di componenti di dimensioni ridotte, trasportabili facilmente e che possono essere disegnate e assemblate da personale non specializzato. A Toga, la macchina è stata installata presso la segheria della Nagata Corporation, dove è avvenuto il taglio dei singoli tronchi grezzi che ha preceduto la fabbricazione digitalizzata.

Vista d’insieme del piano terra che evidenzia la struttura di legno a vista. Courtesy Vuild

Proprio le dimensioni ridotte degli elementi costruttivi finiti hanno permesso a tutti i residenti del villaggio, dagli anziani alle donne e ai bambini, di prendere parte alla realizzazione di questo edificio, che è avvenuta senza necessità di impalcature nel cantiere. Benché l’assemblaggio di circa mille componenti e altrettanti giunti ogni giorno sia avvenuto a opera di personale non specializzato, la fabbricazione digitalizzata ha permesso una precisione tale nella foggia dei pezzi da non produrre alcun disallineamento della struttura. Avendo preso parte al cantiere, gli abitanti non solo hanno percepito questa nuova struttura come familiare, ma hanno contribuito a realizzare il luogo dove i loro famigliari in visita dalla città troveranno ospitalità. In parte finanziato tramite crowdfunding, questo edificio mostra come l’associazione fra presente e passato, incarnati rispettivamente dal processo di fabbricazione digitalizzata dei componenti e dal sapere che le tipologie vernacolari portano con sé, possa aiutare a trovare la strada per un futuro più sostenibile e condiviso.

Progetto:
House for Marebito
Luogo:
Nanto City, Toyama, Giappone
Architetti:
Vuild
Responsabile del progetto:
Koki Akiyoshi
Strutture:
Yasuhirokaneda Structure
Imprese edili:
Hiramiya, Kawabe Metal Plate Kougyou, Nagata Corporation, Ueda Corporation
Superficie del sito:
330.08 mq
Superficie costruita totale:
52.44 mq
Completamento:
2019

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