Una galleria e uno spazio performativo sono due funzioni tendenzialmente introverse, per la necessità di controllare rigorosamente i livelli di luce, umidità, temperatura e rumore a cui sono sottoposti il loro contenuto e i loro utilizzatori.
Così, i committenti del Phoenix Central Park di Sydney, che le comprende entrambe e le dispone attorno ad un cortile centrale, decidono di affidarle a due studi di architettura diversi, a cui lasciano una completa autonomia formale e linguistica.
La galleria, progettata da John Wardle Architects, costruisce una sequenza di spazi decisamente racchiusi e di altri improvvisamente sovradimensionati. Tra tutti spiccano la piccola stanza interrata, il cui soffitto è traforato da un oculo che riceve luce naturale dalla corte interna, e l’open space all’ultimo piano, sormontato da una superficie continua di lucernari profondi, quasi monumentali, che inondano l’interno di luce naturale diffusa.

Lo spazio performativo di Durbach Block Jaggers è un unico ambiente dalla sezione a campana, interamente rivestito in legno e concepito come un teatro elisabettiano, con la scena centrale e visibile da diverse angolazioni. Gli spazi di distribuzione irrompono nella sala e diventano essi stessi piattaforme di osservazione.
Progettata congiuntamente dai due studi, la pelle dell’edificio è interamente realizzata in mattoni, piatti e allungati, ricoperti da uno strato di malta che ne enfatizza la continuità. La loro massa solida, però, è continuamente deformata, torta, perforata. Questo involucro in tensione, che reagisce alla conformazione dei suoi interni e la sottolinea, la “mette in scena” come uno spettacolo offerto alla città, è probabilmente l’elemento più interessante del progetto per il Phoenix Central Park.

- Progetto:
- Phoenix Central Park
- Programma:
- galleria, spazio performativo
- Luogo:
- Sydney, Australia
- Architetti:
- Durbach Block Jaggers Architects (spazio performativo); John Wardle Architects (galleria)
- Area :
- 717 mq
- Completamento:
- 2019

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